Costituito il primo Polo distrettuale del pomodoro del Centro Sud Italia

L'Atlante gastronomico dell'Orto descrive la varietà orticole, le tecniche per produrle, e gli usi in cucina con ricette simbolo
L'Atlante gastronomico dell'Orto descrive la varietà orticole e gli usi in cucina

Annunciata ieri ad Angri (Salerno), in occasione dell’evento organizzato da Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali) per la presentazione del Congresso mondiale del Pomodoro, a Sirmione del Garda dall’8 all’11 giugno, la conclusione dell’iter di costituzione del primo Polo distrettuale del pomodoro da industria del Centro Sud Italia, l’unica aggregazione di filiera nata grazie alla volontà delle parti di autoregolamentarsi, senza una specifica previsione normativa in tal senso.

La creazione di un Polo distrettuale del pomodoro del Centro Sud Italia renderà la filiera produttiva più efficiente e competitiva e avrà il duplice obiettivo di creare maggiore integrazione tra i soggetti direttamente coinvolti nella produzione, contrattazione e trasformazione del pomodoro da industria (Op e aziende di trasformazione) e valorizzare contestualmente l’immagine del comparto produttivo strategico per l’intera economia nazionale, quale è il settore del pomodoro da industria del Centro Sud Italia.

Questo risultato è stato raggiunto grazie all’impegno di Anicav, delle organizzazioni professionali agricole (Agroinsieme e Coldiretti) e delle organizzazioni sindacali di categoria.

Anicav sta inoltre lavorando per ottenere il riconoscimento dell’Igp per il pomodoro pelato intero, trasformato per la quasi totalità dalle aziende associate del bacino meridionale italiano. L’Igp, evidenziando le caratteristiche di unicità e la garanzia di qualità del pelato tra i derivati del pomodoro, potrà spingere verso una crescita dei consumi e una ripresa del mercato.

Nel corso dell’evento, Anicav ha inoltre presentato i risultati di fatturato delle 110 aziende associate, localizzate in 12 regioni, che nel 2013 hanno realizzato un volume d’affari di 3 miliardi di euro, rappresentativo del 60% del fatturato nazionale dell’intero comparto produttivo: 1,9 miliardi derivano dalla trasformazione del pomodoro, 1 miliardo dalla trasformazione di legumi e ortaggi e 0,1 miliardi dalla trasformazione della frutta..

Il core business delle aziende associate è rappresentato dalla produzione di derivati del pomodoro che nel bacino campano è preponderante, rappresentando circa il 50% della produzione italiana.

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