Il nuovo approccio dell’Efsa semplifica le donazioni

Il nuovo sistema dell'Efsa aiuterà centri di distribuzione alimentare, supermercati, bar e ristoranti contribuendo a ridurre lo spreco alimentare

Una procedura semplificata per rendere le donazioni più sicure sotto l’aspetto alimentare. L’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma ha espresso un parere scientifico elaborando un nuovo approccio di gestione della sicurezza alimentare che renderà più semplice per i dettaglianti donare prodotti alimentari.

Solo una piccola parte delle eccedenze alimentari nell’Ue viene infatti ridistribuita: nel 2017 la rete della Federazione europea delle banche alimentari ha fornito a 44.700 organizzazioni benefiche di prima linea 4,1 milioni di pasti al giorno a beneficio di 8,1 milioni di persone.

Questo nuovi sistema comprende misure per verificare che il cibo sia sicuro, come ad esempio il controllo della durata di conservazione, il mantenimento della catena del freddo e la garanzia della comunicazione tra donatore e ricevente.

“Questo approccio più semplice, che la Commissione europea ci ha chiesto di sviluppare dopo l’esperienza positiva dei precedenti pareri scientifici in materia – ha detto Marta Hugas, direttore scientifico dell’Efsa – dovrebbe facilitare la donazione di prodotti alimentari da parte dei piccoli dettaglianti. Dovrebbe anche aiutare a ridurre lo spreco alimentare, una priorità per l’Ue”.

 

Il nuovo approccio impiega i diagrammi di flusso

Il nuovo approccio utilizza diagrammi di flusso per riassumere le fasi di produzione e semplici tabelle per accompagnare i rivenditori attraverso il processo di gestione della sicurezza alimentare dall’individuazione dei pericoli alle misure di controllo, in linea con le normative vigenti. I diagrammi e le tabelle sono generici e possono essere adattati dagli operatori del settore alimentare alle proprie attività commerciali.

Con il nuovo sistema i dettaglianti devono solo essere consapevoli della eventuale presenza di pericoli fisici, chimici, biologici oppure di allergeni, e che la mancata esecuzione di attività di controllo essenziali – come la separazione dei prodotti crudi da quelli cotti – potrebbe rappresentare un rischio per i consumatori.

L’approccio è rivolto a centri di distribuzione alimentare, supermercati, bar, ristoranti e altri piccoli rivenditori. Garantire la sicurezza di un prodotto alimentare donato è particolarmente impegnativo perché l’alimento potrebbe essere prossimo alla fine della sua durata di conservazione e anche perché diversi soggetti sono coinvolti nella filiera di donazione alimentare.

In un precedente parere scientifico l’Efsa aveva sviluppato un semplice sistema di gestione della sicurezza alimentare per altri cinque tipi di piccole imprese alimentari: macellerie, panetterie, pescherie, negozi di alimentari e gelaterie.

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