Ha debuttato il primo settembre la nuova stagione del Radicchio Rosso di Treviso Igp. Come stabilisce il disciplinare dall’inizio di settembre prende avvio la raccolta in campo e commercializzazione della varietà Precoce dell’Igp coltivata in Veneto, nelle province di Treviso, Padova e Venezia.
Il Consorzio di Tutela prevede un’annata positiva “buona dal punto di vista qualitativo, grazie alle escursioni termiche giornaliere e al buon andamento climatico estivo che non ha comportato stress idrici per le piante coltivate in pieno campo”. Il Radicchio Rosso di Treviso Precoce – se coltivato secondo il disciplinare Igp – si presenta con cespi compatti.
Registriamo un ritardo di una settimana sui tempi di raccolta – spiega il presidente del Consorzio, Paolo Manzan – ma ci si aspetta una buona qualità dal punto di vista organolettico per il prodotto della zona di origine e prezzi interessanti all’ingrosso attorno ai 2 € al kg”.
Va ricordato che la varietà Precoce, da non confondere con il Tardivo che arriverà dopo la seconda brinata di novembre, si distingue per la differente tecnica di coltivazione e per la forma tipica allungata con foglia e costolatura più larghe.
“Si tratta di un prodotto alla portata di tutti i consumatori – aggiunge il direttore Denis Susanna – adatto al consumo fresco, ma molto apprezzato anche dall’industria di trasformazione e dalla terza e quarta gamma. Imprescindibile resta la scelta dell’Igp: le imitazioni infatti non sono all’altezza del vero Radicchio Rosso di Treviso, presentandosi più verdi e meno dolci. Caratteristiche di qualità e di netta distinzione che il Consorzio garantisce e che i produttori associati vedono con fiduciosa attesa, per l’attestazione sui mercati, a partire dalla prossima settimana”.