Iffa (Technology for Meat and Alternative Proteins), in corso fino al 19 maggio a Francoforte, prevede quest’anno per la prima volta un’area specializzata interamente dedicata alle proteine alternative a base vegetale: un segno dei tempi. Riflettori su Hi-Food (Hall 12.1 Stand E84), azienda specializzata nella ricerca, sviluppo e produzione di ingredienti di origine naturale, e parte del Gruppo Csm Ingredients, che alla Fiera presenterà l’innovativa linea Proteios, la nuova gamma di proteine vegetali testurizzate.
Una gamma di proteine vegetali testurizzate per diverse preparazioni: ragù burger, tonno e ripieni
Proteios nasce a Parma, cuore della Food Valley, nel centro permanente di studi sulle tecnologie di estrusione di Hi-Food. Si tratta di una linea completa e diversificata di proteine vegetali testurizzate ad alto contenuto proteico, utilizzabili in diverse preparazioni di prodotti plant-based, dal ragù ai burger, dal tonno ai ripieni a base vegetale.
Sono prive di glutine e soia, dal sapore e odore principalmente neutri e senza additivi. E garantiscono un’esperienza al palato che replica quella della carne in termini di succosità e consistenza del prodotto. L’innovativa linea va ad arricchire l’offerta di prodotti plant-based del Gruppo Csm Ingredients, di cui l’azienda è entrata a far parte dallo scorso febbraio.
“La presenza di Hi-Food a una fiera come Iffa indica che l’industria alimentare è decisamente orientata verso una sempre maggiore offerta di prodotti finiti plant-based -sottolinea Massimo Ambanelli, chief commercial officer di Csm Ingredients-: i consumatori cercano prodotti nutrizionalmente bilanciati, rispettosi dell’ambiente. Grazie a una profonda conoscenza del settore e al sempre maggiore focus su ricerca, innovazione e sviluppo, l’obiettivo di tutto il team alla fiera Iffa è di intensificare il dialogo e avviare collaborazioni personalizzate con i player del settore carni e della gastronomia industriale, accompagnandoli nello sviluppo e lancio dei prodotti finiti che il mercato richiede”.
A livello mondiale il segmento delle proteine alternative a quelle di derivazione animale entro il 2035 passerà dall’attuale 2% all’11%, per un valore attorno ai 290 miliardi di dollari.
