Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 23 aprile 2018

Torna il caldo e i prezzi delle fragole schizzano in alto, mentre in controtendenza sono gli asparagi con l'entrata in produzione delle aree emiliane e venete. Prezzi stabili ma su livelli alti per mele e carote

Torna il caldo e i prezzi delle fragole schizzano in alto, mentre in netta controtendenza e quindi in calo sono gli asparagi con l’entrata in produzione delle aree emiliane e venete. Prezzi stabili ma su livelli alti per mele e carote.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 23 aprile 2018.

Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia in PDF cliccando qui

Arance. Prezzi stabili

I consumi risultano in leggero calo soprattutto per quanto riguarda le arance rosse. Si mantiene un certo interesse per i prodotti di piccolo calibro, utilizzati prevalentemente per le spremute fresche, che mantengono quotazioni medio basse. Per quanto riguarda le arance bionde, si registra una flessione per la produzione spagnola con conseguenti leggeri aumenti di prezzo, mentre si rivelano elevati quantitativi di prodotti importati dall’Egitto, al momento caratterizzati da un livello qualitativo medio basso.

Asparagi. Prezzi in netto calo

La produzione evidenzia un netto incremento, complice l’entrata in piena campagna delle aree emiliane e venete. I prezzi hanno raggiunto un livello medio basso per questo periodo dell’anno, complice il notevole incremento delle temperature che ha accelerato la produzione. È tuttavia probabile che questo determini un accorciamento della durata della campagna.

Carote. Prezzi in leggero calo

L’andamento al rialzo sembra essersi invertito, complice l’entrata in produzione in misura consistente delle aree laziali. Tuttavia i prezzi si mantengono su livelli molto elevati.

Carciofi. Prezzi in leggero calo

La domanda continua a calare, a fronte di una ridotta presenza di prodotto di qualità elevata, quali il carciofo con spine dalla Liguria ed il violetto dalla Romagna. Presente il carciofo di Sant’Erasmo tipico del Veneto.

Cavolfiori. Prezzi stabili

Produzione poco consistente a fronte di una domanda molto bassa. Si registra ancora una piccola quota di prodotto invernale di origine italiano o spagnolo di qualità medio bassa. Si rilevano i primi arrivi di prodotto Veneto di piccole dimensioni.

Fragole. Prezzi in netto aumento

L’andamento climatico primaverile caldo dell’ultima settimana ha determinato un notevole incremento della domanda. La produzione ha subìto alcuni danni determinati dalle ondate di freddo delle settimane precedenti e non ha, quindi, ancora raggiunto i livelli massimi. Altro dato da segnalare è l’afflusso nei mercati dei primi raccolti dalle aree centro settentrionali.

Mele. Prezzi stabili

Le quotazioni restano invariate su un livello dei prezzi alto. Si nota un certo aumento per la varietà Fuji, a fronte di un offerta in flessione.

Zucchine. Prezzi stabili

Le quotazioni del periodo sono medie a fronte di una produzione abbastanza consistente. In forte calo la quota di prodotto siciliano, giunto ormai a fine campagna, mentre stanno aumentando le produzioni in Nord Italia, soprattutto in Emilia Veneto e Piemonte. Si osserva una discreta presenza di zucchine costolute anche in mercati delle zone settentrionali, dove normalmente non venivano consumate. Pur manifestando quotazioni elevate, il prodotto sta evidenziando un trend calante.

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