Ozono e acqua elettrolizzata allungano la shelf-life di F&V

Meccanismi d’azione e approcci molecolari allo studio delle interazioni ospite-patogeno, microorganismi per il bio-controllo delle malattie, epidemiologia e diagnosi delle malattie, metaboliti fungini tossici e malattie post raccolta, strategie di controllo tradizionali, alternative ed integrate.

I temi. Queste le tematiche affrontate nel corso del III Simposio Internazionale sulle malattie del post raccolta tenutosi a Bari dal 7 all’ 11 giugno scorso e organizzato dal professor Antonio Ippolito del Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti, Università degli Studi di Bari Aldo Moro con il patrocinio dell’International Society for Horticultural Science (ISHS), dell’International Society of Plant Pathology (ISPP), della Società italiana di patologia vegetale (SIPaV) e dell’EXPO2015.

Il simposio. Obiettivo del convegno – che ha visto la partecipazione di oltre 150 ricercatori provenienti da tutto il mondo, la presentazione di 17 contribuiti come Invited lectures, 41 comunicazioni orali e 120 lavori scientifici in forma di Poster- è stato quello di fare il punto sulle nuove ricerche e di facilitare lo scambio di conoscenze, metodi, tecnologie e idee tra scienziati, industria, produttori e rivenditori al fine di sviluppare strategie efficaci, appropriate e commercialmente valide per la gestione della malattia post-raccolta di frutta e verdura e per diminuire gli scarti di prodotti ortofrutticoli.

La ricerca. Significativa le ricerche presentate dai ricercatori di De Nora NEXT, business unit di Industrie De Nora, assieme ad Dott. Thaer Yaseen dello IAMB/Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditeeanéennes, che si basano sull’applicazione di ozono su mele e su uva, sia sull’applicazione di acqua elettrolizzata su mele in post-raccolta e in pre-raccolta. «Due tecnologie – ha spiegato Violetta Ferri, R&D Specialist di De Nora NEXT – che sia da sole o in combinazione con altri trattementi, permettono di diminuire i marciumi da conservazione ed aumentare la shelf life. In particolare l’utilizzo di acqua elettrolizzata applicata in pre-raccolta ha permesso sia di diminuire di un 30 % lo scarto di mele in conservazione rispetto al trattamento integrato che vede l’utilizzo di fitofarmaci che di ridurre il numero di residui di quest’ultimi».

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