Lo standard GlobalGap certifica 180mila aziende in 125 Paesi

il Cda di GlobalGap, si è riunito per la prima in Italia su invito di Assomela per fare il punto anche sull'adeguamento alle esigenze dell'ortofrutta italiana

Il Cda di GlobalGap in Italia nella sede del Vog

Per la prima volta in Italia, il Cda di GlobalGap, uno standard internazionale di certificazione volontario, rivolto prevalentemente al settore ortofrutticolo. Due gionate che si sono svolte presso la sede del Consorzio Vog (Marlene) su invito di Assomela, l’associazione che raggruppa i consorzi di produttori melicoli con visita alle celle

Nato nel 1997 su iniziativa di alcune catene della Grande Distribuzione europea, GlobalGap rappresenta uno schema di controllo in grado di garantire i punti più importanti del processo produttivo come i quantitativi, le modalità di impiego di fitosanitari, fertilizzanti, acqua e fonti di energia, la sicurezza sul lavoro e dei lavoratori in un modello di sostenibilità a tutto tondo.

 

Più collaborazione tra produzione e distribuzione 

“Oggi ci sono circa 180mila aziende certificate GlobalGap in 125 Paesi nel mondo – afferma Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e Apot e dal 2017 componente del board GlobalGap come rappresentante del settore produttivo -; con la nostra presenza nel Consiglio di Amministrazione di Global Gap abbiamo potuto percepire un clima aperto e positivo tra le due anime della produzione e della distribuzione, oggi più consci della importanza di una collaborazione per offrire ai consumatori prodotti sicuri e rispettosi dei territori di coltivazione e dei lavoratori”.

Il lavoro dell’Italia, attraverso il Gruppo Tecnico appositamente costituito e coordinato dal Cso Italy di Ferrara, ha già prodotto un proprio contributo tecnico per una migliore e più snella impostazione dei punti di controllo. Per Simona Rubbi, coordinatrice del gruppo tecnico nazionale, “il tema della semplificazione e dell’adattamento della certificazione alle esigenze del comparto ortofrutticolo italiano è un obiettivo chiave per adeguare GlobalGap alle caratteristiche del sistema produttivo del nostro paese sostenendo la certificazione stessa”.

 

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