Melannurca Campana Igp, un rimedio contro la perdita dei capelli nella chemioterapia

Dal connubio tra ricerca e agricoltura l'integratore a base di estratto procianidinico ottenuto dall’antica mela autoctona

La Melannurca Campana Igp, l’antica rossa coronata, sembra essere efficace contro la caduta dei capelli nei pazienti oncologici. Questo secondo uno studio attualmente in corso in Campania. Non nuova a questo genere di benefici, la mela campana due anni fa aveva già fatto parlare di sé in uno studio universitario in campo clinico.

L’Università degli studi Federico II di Napoli, dipartimento di farmacia, ne aveva evidenziato le potenzialità: efficace per combattere il colesterolo cattivo e per prevenire la perdita dei capelli in soggetti sani.

Gli studi clinici furono condotti su 250 persone con una moderata ipercolesterolemia, alle quali vennero somministrate due capsule al giorno del nutraceutico a base di Melannurca per un periodo di 30/60 giorni. I risultati evidenziarono una riduzione dell’8% del colesterolo totale, del 12% del colesterolo Ldl ed un incremento del 15% del colesterolo Hdl e fu inaspettatamente osservato che i capelli si rafforzavano e ricrescevano.

L’estratto procianidinico di Melannurca

Ed è proprio questa peculiarità che ha dato il via alla sperimentazione clinica su pazienti con tumore della mammella che assumeranno l’integratore a base di estratto procianidinico di Melannurca.

Questo gruppo di polifenoli, dagli effetti salutistici, sono presenti nel piccolo frutto in quantità superiore rispetto a quello che si riscontra in qualsiasi altra cultivar di mela. La mela campana, ricca di procianidina, potrebbe essere, pertanto, il rimedio naturale contro la caduta dei capelli che si ha nel corso delle cure oncologiche.

Gli effetti benefici per i pazienti sotto chemioterapia

Afferma Ettore Novellino, direttore del dipartimento di farmacia dell’ateneo: “In base ai nostri studi preliminari l’utilizzo per alcune settimane dell’estratto procianidinico di melannurca nei malati di cancro, preventivamente all’avvio dei cicli di chemio e durante il trattamento, sembrerebbe ridurre o bloccare la caduta dei capelli. Riscontro questo che è stato casualmente osservato in pazienti che già assumevano l’integratore per abbassare il colesterolo e che una volta ammalati di cancro si sono dovuti sottoporre ad un ciclo di chemioterapia”.

Il progetto, tutto campano, è frutto di un accordo sottoscritto da Attilio Bianchi, direttore generale della Fondazione Pascale, da Michelino De Laurentiis, direttore della U.O.C di oncologia medica senologica della Fondazione, da Gerardo Botti, direttore scientifico dell’Irccs partenopeo e da Ettore Novellino, direttore del dipartimento di farmacia dell’ateneo.

I risultati saranno disponibili tra sei mesi.

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