Con Pugliese Adm si schiera per la fiera di Milano

«Fruit Innovation è un progetto che guarda non solo a una fiera che durerà tre giorni ma anche ad un impegno che si prolungherà per tutto l’anno, attraverso gli orientamenti e le indicazioni che verranno alla filiera dell’ortofrutta dalla nostra cabina di regia che vede la presenza della produzione, del commercio e della distribuzione ai livelli più alti».
IL DISCORSO. Con queste parole pronunciate nella sede dell’ambasciata d’Italia a Berlino il 4 febbraio scorso, Francesco Pugliese, ad di Conad e presidente di Adm, l’associazione della distribuzione moderna, ha scelto l’occasione di Fruit Logistica, la più importante kermesse mondiale di ortofrutta per dichiarare l’allineamento su Milano di tutti i big retailer italiani, non senza manifestare una forte preoccupazione per le dinamiche localistiche che stanno penalizzando l’ortofrutta italiana e la sua immagine nel mondo.
«Intendiamo dare un segnale – ha precisato ancora Pugliese, nel corso dell’evento organizzato da Fruit Innovation in collaborazione con Confagricoltura e la Camera di Commercio Italiana per la Germania -, mettere in campo cambiamenti che premino gli anelli della filiera a partire dalla produzione, soluzioni che favoriscano accordi in tema di aggregazione e abbattimento dei costi. Innovation, ossia “innovazione”, è una parola da riempire di contenuti. Fruit Innovation nasce da questa progettualità oltre che dalla necessità di dare all’Italia un’unica ribalta fieristica di alto livello, nell’anno in cui il mondo guarda a Expo 2015».
LA CABINA DI REGIA. La serata in ambasciata è stata l’occasione per trarre le somme dell’incontro della cabina di regia di Fruit Innovation tenutosi a Berlino nel pomeriggio, al quale hanno partecipato, oltre Pugliese, fra gli altri, anche l’ad di Ipack-Ima, Guido Corbella e Valentino Di Pisa in rappresentanza di Fedagromercati.
Se alla fiera di Fruit logistica è stata notata l’assenza del ministro Martina, le parole espresse nel corso dell’ambasciata italiana a Berlino, da Luca Bianchi, capo del Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle Politiche Agricole, intervenuto per delineare le linee guida del ministero sul comparto, sembrano convergere in questa stessa direzione. «Fruit Innovation – ha spiegato – si colloca in un percorso condivisibile e ha le carte in regola per diventare il “contenitore più adatto” per un dibattito unico nazionale, all’insegna delle regole e dell’innovazione, che oggi richiede il mercato».
L’EXPO. Il naturale trampolino di lancio su cui la fiera milanese dell’ortofrutta sperimenterà la sua aspirazione alla leadership italiana, sarà dato dall’Expo. E sulla vicinanza dei temi tra le due iniziative ha rilanciato anche la professoressa Claudia Dorlini, presidente del comitato scientifico Expo, che ha ribadito non solo la vicinanza dei temi tra le due iniziative, ma anche quella fisica dal momento che i padiglioni della fiera disteranno appena 400 metri da quelli dell’Expo.

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