Saranno trentine le mele biologiche di Apofruit

Il modello delle reti di impresa di Apofruit sbarca in Trentino grazie all’alleanza strategica con la S.F.T di Trento che, a seguito dell’accordo, inizierà a gravitare nel universo dell’Op Apofruit Italia. Il piano comune siglato tra le due realtà produttive prevede l’aggregazione dell’offerta di mele biologiche che saranno commercializzate con il marchio Almaverde Bio già dalla prossima campagna.

Ilenio bastoni - Direttore Generale Apofruit

Il progetto. «Ma – precisa Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit – non si tratta solo di aggregazione commerciale. È un modello di sviluppo vero e proprio quello a cui ha aderito S.T.F. che da qualche anno a questa parte abbiamo iniziato ad adottare e che punta non solo a mettere insieme l’offerta ma anche ad una più complessa integrazione a rete creando un network di aziende che, fra le altre cose, è in grado di condividere una serie di servizi che permettono di abbattere i costi della filiera per creare dei benefici di sistema».

Il partner. La S.F.T. associa circa 450 produttori della provincia di Trento che coltivano 770 ettari di mele, 27 ettari di kiwi, 18 di ciliegie e 2,5 di susine per un totale di oltre 800 ettari coltivati a frutta, per una produzione di circa 39.000 tonnellate di cui è significativa la produzione di mele biologiche, coltivate su circa 98 ettari. Il valore della produzione commercializzata della società raggiunge circa i 21,2 milioni di euro.

Modello “network”. «Il nostro modello – continua Bastoni –, non è un modello chiuso ma aperto a 360 gradi ed ha riflessi non solo su scala nazionale ma anche internazionale anche in considerazione delle nuove e concrete prospettive che il mercato globale sta offrendo ai produttori italiani di ortofrutta. Ma i mercati cambiano velocemente sicché la risposta delle aziende deve essere il più possibile tempestiva. La peculiarità del nostro modello è che non punta ad aggregare imprese. Un tratto distintivo, questo, le cui grandi opportunità sono state colte al volo dalla Cooperativa S.F.T. Abbiamo trovato una sintonia tra le due imprese puntando alla tutela della distintività delle caratteristiche territoriali di ciascuna e concordando sull’impegno comune in tutti i progetti innovativi volti a portare valore alla produzione».

I mercati. Il piano concordato tra le due realtà determinerà un importante sviluppo dell’offerta di mele biologiche che sarà commercializzata a marchio Almaverde Bio, con la gestione commerciale affidata alla Società Canova, filiale del Gruppo Apofruit, leader italiano dell’ortofrutta biologica. L’accordo, siglato in questi giorni, porterà ad un rafforzamento della gamma dei prodotti offerti dal gruppo, e un aumento delle capacità concorrenziali sui mercati internazionali, in particolare in Medio Oriente, nell’area del sud Mediterraneo e sui nuovi mercati in Asia e Sud America.

«Abbiamo aderito al progetto di Apofruit – dichiara Armando Paoli, direttore di S.F.T. – perché è una occasione di crescita per i nostri prodotti ed i nostri associati, puntando sullo sviluppo di mercati emergenti e di politiche di marca che richiedono, necessariamente, sinergie e aggregazioni strategiche senza le quali difficilmente si riuscirebbero a centrare gli obiettivi».

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