Prospettive positive per l’agricoltura Ue

spreco alimentare

L’Europa alza l’asticella sulle prospettive del settore agricolo europeo: secondo il rapporto di medio termine diffuso nelle scorse settimane dalla Commissione europea, nei prossimi dieci anni la produzione agricola europea dovrebbe essere sostenuta dalla domanda mondiale, tanto che si assisterà anche a una ripresa dei redditi dei lavoratori agricoli. In effetti gli introiti degli agricoltori europei aumenteranno a un ritmo dell’1,8% l’anno, parzialmente anche a causa del calo della forza lavoro del settore, tanto che nel 2023 il reddito medio reale per unità di lavoro sarà del 17,5% più alto della media del periodo 2003-2007.

Relativamente ai prezzi, la stima è che resteranno sostenuti a causa della domanda di prodotti agricoli, a sua volta sostenuta dall’aumento della popolazione mondiale, dello sviluppo dei biocarburanti e da una crescita debole della produttività. La Commissione rivela che proprio i biocombustibili saranno uno dei settori più dinamici dell’agricoltura europea, proprio per assicurare il raggiungimento degli obiettivi in materia di energia e ambiente.

Aspettative positive anche per i latticini: nel 2023 la produzione di formaggi dovrebbe arrivare a 10,7 milioni di tonnellate, le esportazioni a 1 milione di tonnellate. Si tratta di dati più elevati rispetto a quelli del periodo 2010-2012: quando la produzione media di formaggi fu di circa 9,4 milioni di tonnellate, mentre l’export medio di 700.000 tonnellate. Altro comparto atteso in salute è quello della carne: grazie alla ripresa economica, i consumi pro capite degli europei dovrebbero tornare ai livelli del 2011, con la carne di maiale che resterà la favorita degli abitanti del Vecchio Continente.

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