OGM: più libertà di manovra agli Stati europei

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Via libera alla direttiva Ue sugli OGM. La bozza dell’accordo siglato lo scorso 3 dicembre tra Consiglio Europeo, Rappresentanti del Parlamento e Commissione europea, ha appena passato il vaglio del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti del consiglio dell’Unione europea e prevede carta bianca per gli Stati membri sulla possibilità di proibire o limitare la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio.

Il ministro Galletti. «E’ una vittoria del buon senso e delle specificità ambientali e, soprattutto, culturali dei singoli paesi – ha commentato da Lima, dove si trova per la conferenza ONU sul Clima, il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti –. L’Italia con il suo straordinario patrimonio di biodiversità, con le sue eccellenze nell’agroalimentare, ha esigenza di promuovere e tutelare le produzioni tipiche nazionali. Per questo, assieme al ministro Martina siamo Stati convinti sostenitori della “libertà di scelta” per i paesi, per questo salutiamo questo passaggio al Coreper,  come un successo per tutta l’Europa».

Iter e nuove regole. L’accordo deve ancora essere approvato formalmente dal consiglio e dal parlamento europei che, se confermeranno il testo della direttiva, potrà entrare in vigore già dalla primavera 2015.

Agli Stati le nuove regole garantiscono più flessibilità nella coltivazione di OGM permettendo di limitare o proibire la quantità di Ogm coltivata sia in corso di procedura di autorizzazione se lo Stato membro chiede di modificare l’ambito geografico di applicazione, oppure anche ad autorizzazione ottenuta, in funzione di specifici obiettivi in materia di ambiente o agricoltura, dei propri piani urbanistici, di politiche sull’uso del suolo, dell’impatto socio-economico e del bilanciamento con altri interessi pubblici.

Rapporti tra Stati. Una novità importante rispetto all’attuale normativa che prevede la possibilità di modifiche sull’uso di OGM solo in presenza di nuove prove che le coltivazioni in oggetto possano costituire un serio rischio per la salute umana, per l’ambiente o in altri casi di emergenza.

In base alle nuove regole, i membri Ue produttori di ogm dovranno farsi carico di evitare contaminazioni con le colture degli Stati vicini in cui gli Ogm sono bannati.

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