La vendita di F&V è “direttissima” con il distributore automatico

distributore automatico

Con l’azienda agricola Cesari di Castenaso, in provincia di Bologna, la vendita diretta diventa “direttissima”.

Il progetto. È l’idea innovativa del titolare Michele, un agricoltore di 44 anni, che per distribuire i prodotti della terra che coltiva nei suoi 45 ettari di terreno (patate di Bologna, cipolla, asparagi, ciliegie, nettarine, meloni e susine), si è lasciato ispirare dai distributori automatici del latte per inventare un nuovissimo, personalissimo canale distributivo per frutta e verdura.

In pratica ha acquistato dei distributori automatici, ne ha riadattato gli spazi di modo da potere inserire le confezioni di frutta e verdura (circa 50 per ogni macchina) e li ha installati in posti strategici come ad esempio un centro di distribuzione automatica di latte e altri generi nel quartiere San Donato a Bologna.

I prodotti. Accanto alle macchinette che erogano bottigliette d’acqua, latte, e merendine, dall’inizio della primavera ce n’è anche una che eroga sacchi di patate, di cipolle oppure asparagi e, in base alla stagionalità anche frutta e verdura.

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«Quando finirò con gli asparagi – ci spiega Michele Cesari, ideatore dei distributori automatici di frutta e verdura – inizierò a caricare la frutta estiva. Al momento non ne ho. Il bello di questo sistema, rispetto alla distribuzione organizzata è che metto in vendita i frutti appena raccolti e solo quelli di stagione. Ricarico le macchine ogni mattina, dalle 6.30 alle 7.30 e il giorno dopo, quando torno, ho venduto quasi tutto. Credo molto nelle potenzialità di questo progetto ma per poterlo sviluppare ci vuole tempo e denaro. Basti pensare alle macchinette del caffè. Prima erano soltanto negli uffici più grandi, adesso si trovano dappertutto».

L’investimento. Ogni macchina costa infatti 7mila euro. A questo costo vanno aggiunti i consumi elettrici di circa 8 euro al giorno per mantenere le celle refrigerate. Con questo sistema, il distributore garantisce frutta e verdura di stagione pret a porter, a chilometro zero, e sempre fresca. Basta inserire l’importo nell’apposita fessura e l’erogatore provvederà a consegnare la merce.

Gli sviluppi. «Mi piacerebbe – continua – introdurre i distributori automatici anche nei condomini, magari dopo un accordo con i residenti sulla tipologia dei prodotti richiesti e anche sulla ripartizione dei costi. Un altro vantaggio è che in questo modo si riesce ad avere la frutta e la verdura fresca e del territorio a prezzi più competitivi. La patata bolognese, ad esempio, che viene venduta a un euro al chilo, riesco a venderla 75 cent. L’asparago lo vendiamo a 4 euro mentre il prezzo di mercato viaggia tra i 4,8 e 5 euro al chilo. Con solo 4 distributori appena installati riesco ad avere un buon margine che aumenterà con l’aumentare del giro d’affari».

Burocrazia e vendite. Oltre che a Bologna, dove è appena partito, i distributori automatici di frutta e verdura ideati da Cesari sono presenti a Castenaso (due unità presenti da circa tre anni) e a San Lazzaro. «Per installarli – continua Cesari – ho fatto una semplice richiesta per la concessione di suolo pubblico come se fossi un ambulante. Serve inoltre l’autorizzazione Hcccp per il commercio di alimenti, la denuncia di attività all’asl e all’agenzia delle entrate. Con questo sistema ad esempio, e con soli tre distributori, sono riuscito a vendere un centinaio di chili al mese di ciliegie».

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