Maspes, dal Crpv nuove varietà di albicocco e pesco più resistenti

Dalla Romagna arrivano interessanti novità per il settore delle drupacee messo a dura prova da problemi fitosanitari e da dinamiche di mercato poco favorevoli. Dopo anni di ricerca sono state licenziate le prime 14 selezioni varietali di albicocche, pesche e nettarine del progetto di breeding Maspes, condotto dal Crpv (Centro ricerche produzioni vegetali).

Le caratteristiche delle nuove varietà di albicocco e pesco del Crpv

SpecieVarietà
AlbicoccoBora
Pieve
Petra
Gemma
Nirosa 1 in corso di concessione
Nirosa 2 in corso di concessione
PescoBordò
Rebus 028
Rebus 038
Rebus 195
Pulchra
Dulciva
Dulcis
Dulcior

Fra le nuove varietà di albicocco il Crpv segnala Pieve (dotata di buona rusticità, ottimo sapore e aspetto attraente con frutti di maggior qualità rispetto a Portici e meno soggetti a screpolature e imbrunimenti) e Petra (molto interessante per l’attraente aspetto esteriore del frutto, presenta pezzatura elevata e ottima consistenza del frutto).

Tra le varietà di pesche segnala Bordò (interessante per la precoce epoca di maturazione, l’aspetto e il sapore dei frutti, di ottima consistenza), tra le nettarine Rebus 028 (caratterizzata da epoca di maturazione precoce, attraente aspetto esteriore del frutto e sapore subacido, buono) e Dulciva (interessante per l’epoca tardiva, l’elevata produttività e pezzatura dei frutti).

Nuove varietà che superano i problemi di Sharka e Monilia

Soprattutto per l’albicocco si è riusciti a superare il problema della Sharka con varietà resistenti, mentre per quanto riguarda il pesco la ricerca ha permesso di arrivare a poter mettere in campo sperimentale semenzali resistenti alla Monilia e tolleranti alla Sharka. In entrambe i frutti non sono state trascurate le caratteristiche organolettiche per soddisfare le aspettative dei consumatori.

Complessivamente il lavoro di selezione per l’albicocco conta circa 10.700 semenzali (la maggior parte dei quali contiene nel background genetico almeno un genitore resistente alla Sharka) e 38 selezioni pre commerciali in grado di coprire un calendario di maturazione da fine maggio a inizio agosto.

Per il pesco, invece, si contano circa 6.100 semenzali e 80 selezioni pre-commerciali tra pesche e nettarine (a polpa gialla o bianca), in grado di coprire un calendario di maturazione di circa quattro mesi, da giugno a settembre.

Un esempio unico di Italia di collaborazione tra vivaisti e produttori agricoli

“Maspes – afferma Alvaro Crociani, direttore del Crpv – rappresenta inoltre un esempio unico in Italia di collaborazione strategica e operativa di vivaisti e produttori agricoli”. A finanziarlo infatti sono le Op ortofrutticole che costituiscono la base sociale del Crpv (Apo Conerpo, Apofruit Italia, Orogel Fresco, Pempa-Corer), in una prima fase con il supporto della Regione Emilia-Romagna, a cui si sono recentemente aggiunti  anche la società New Plant (costituita da Apo Conerpo, Apofruit Italia e Orogel Fresco), il consorzio Agribologna e le aziende vivaistiche aderenti al Centro attività vivaistiche di Tebano (Cav), quali Geoplant Vivai, Vitroplant Italia e Vivai F.lli Zanzi. La responsabilità scientifica è affidata all’Università degli studi di Milano.

“Maspes dimostra come l’innovazione possa essere affrontata in modo più coeso -commenta il neo presidente Crpv Raffaele Drei alla sua prima uscita pubblica-. Non posso pensare che non ci sia un futuro per la peschicoltura in Romagna, perciò bisogna continuare nella rivitalizzazione della ricerca genetica nel pesco ma anche nell’albicocco che ha avuto una ripresa grazie al breeding combinando le resistenze alle patologie con qualità organolettiche che rifidelizzino i consumatori”.

 

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