Si chiama Granrossa la melagrana coltivata nell’arco Jonico

Il nuovo brand identifica la melagrana coltivata tra Puglia, Basilicata e Calabria ed è il risultato di 3 anni di collaborazioni tra le due Op Athena, in cui confluiscono le produzioni delle aziende agricole che fanno capo al Gruppo Peviani, player nazionale del settore ortofrutticolo, e Agricor

Le proprietà antinfiammatori della melagrana sono al centro delle ricerche
Le proprietà della melagrana sono al centro delle ricerche

Sugli scaffali della Gdo è arrivata Granrossa, un nuovo brand che identifica la melagrana coltivata tra Puglia, Basilicata e Calabria. La novità è il risultato di un gioco di squadra che ha visto l’Op Athena, nella quale confluiscono le produzioni delle aziende agricole della famiglia Peviani e dei suoi produttori collaborare con l’Op Agricor, da oltre 30 anni una delle maggiori realtà calabresi per la coltivazione e lavorazione della frutta.

 

La nascita di un progetto “del sud”

Il progetto di Granrossa inizia più di tre anni fa quando, con l’aiuto di agronomi specializzati israeliani, le due Op decidono di avviare in modo congiunto la coltivazione di questa pianta da frutto, sfruttando il territorio particolarmente vocato e caratterizzato dallo stesso microclima, con importanti sbalzi di temperatura tra giorno e notte (responsabili della colorazione intensa) e buona insolazione

La collaborazione tra le aziende è funzionale a una crescita immediata della massa critica del prodotto; in una prima fase è stata identificata un’unica sede di lavorazione: il nuovo e moderno stabilimento di Corigliano Calabro, per favorire maggiori economie di scala ed efficacia produttiva.

 

Granrossa,  200 ettari nell’arco di 3 anni 

Oggi la produzione di Granrossa si attesta sui 130 ettari, sono appena stati impiantati 15 ettari di produzioni biologiche e nel giro di 3 anni si prevede di arrivare a 200 ettari totali con l’impiego di nuove varietà.

 

La raccolta 2017 è iniziata i primi giorni di settembre e proseguirà sino alla fine di novembre, dopo di che i frutti saranno conservati nelle celle sino ad esaurimento.

Sono sei le varietà oggi in produzione e grazie a epoche di maturazione diverse garantiscono una completa copertura della domanda. L’intento è quello di garantire il massimo livello di dolcezza ai frutti, che per questo motivo vengono portati a maturazione sulla pianta.

 

Frutto del benessere che va raccontato

Negli ultimi anni, la melagrana è entrata con forza nelle case degli italiani, più consapevoli, rispetto a un tempo, delle proprietà nutrizionali del frutto, eccellente antiossidante, ricco di vitamina, fibre e poco calorico. La sua versatilità lo rende ideale per il consumo in diverse occasioni della giornata e con diverse modalità (succo, macedonia, preparazioni in cucina, dai primi, ai secondi piatti, ai dessert).

“È davvero il frutto del benessere e della salute, naturale e garantita dall’impegno di coltivatori esperti ed impegnati – spiega il presidente dell’Op Agricor, Natalino Gallo – e intendiamo fare in modo che la Grande Distribuzione colga questi valori e che il cliente finale possa consumare un prodotto assolutamente di tendenza e anche italiano, dunque sano e naturale”.

“Con Granrossa, commenta Andrea Peviani, coordinatore del reparto commerciale dell’azienda di famiglia – vogliamo raccontare al consumatore finale la straordinarietà del territorio in cui viene prodotta la nostra melagrana. Straordinarietà che si riflette nella qualità che riusciamo ad esprimere sul campo e attraverso la selezione. Già da anni il Gruppo Peviani commercializza melagrana 12 mesi all’anno, spaziando da Israele alla Turchia, dal Sud Africa al Perù”.

 

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1 commento

  1. Buona sera Volevo solo un informazione,quando e il periodo delle melagrane li vendete ai privati? non 2o3 kg parlo di 20 30 kg x volta,sono un amante di succo per tutto l’anno.
    Sono disposto a fornirmi tutto l’anno presso di voi se voi li avete sempre
    Grazie

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