Il nuovo magazzino di Dole per la maturazione e distribuzione della frutta

8500 mq nel nuovo polo logistico di Italtrans, un investimento importante per Dole Italia per gestire al meglio la frutta in linea con le esigenze del mercato

Attivo dall’inizio del 2019, il nuovo sito di stoccaggio e maturazione della frutta di Dole Italia si trova nel nuovissimo polo logistico di Italtrans, a Calcio in provincia di Bergamo.

Una posizione strategica rispetto alla rete distributiva del Nord e Centro Italia, anche grazie alla vicinanza alla BreBeMi (A35), ha convogliato in sé la lavorazione della frutta di Dole che fino allo scorso anno si faceva nei siti di Bentivoglio (Bo) e Pantigliate (Mi). Resta ancora attivo il centro di Roma.

I numeri del nuovo magazzino di Dole Italia

Il magazzino di Calcio si sviluppa su una superficie totale di 8.500 mq e dispone di 5 celle di conservazione a una temperatura controllata di 13 gradi oltre a 23 celle di maturazione per le banane, che dispongono di una capienza totale di 2.100 colli.

La lavorazione della frutta all’interno del nuovo magazzino di Dole a Calcio si apre con il controllo di qualità che “consiste nella valutazione -ci spiega Giovanni de Martino, quality assurance Dole Italia- di calibro, peso, contenuto di zucchero, aspetto, lesioni della buccia, colore e molto altro ancora, una garanzia per soddisfare i più alti standard internazionali”.

I frutti vengono poi stoccati o messi nelle celle a maturare (nel caso delle banane, per circa 5 giorni, costantemente monitorate da sensori e sonde) e infine arrivano alla stazione dedicata al confezionamento, per esempio in vassoi o vaschette o in reti nel caso degli agrumi.

Tracciabilità, elemento distintivo di Dole

L’attenzione verso la qualità parte dalla tracciabilità, non solo verso i consumatori grazie al codice posto sul frutto che permette di fare un viaggio in 3d fino ai campi di coltivazione, ma che attraverso un’etichetta con un codice univoco, posta su ogni imballaggio contenente la frutta Dole, permette di risalire fino alla singola azienda che ha coltivato il frutto in questione, molto utile in caso di richiami o necessità di ispezioni che, come ci ha spiegato de Martino, “può funzionare anche senza ricorso ai computer, semplicemente decodificando le parti del codice”.

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