Conto alla rovescia per FuturPera

Non è un caso che sia stata scelta l’Emilia-Romagna e in particolare Ferrara come capitale italiana della pera con l’inaugurazione, nel quartiere fieristico, della prima edizione di FuturPera, il primo salone internazionale della Pera in programma dal 19 al 21 novembre prossimi.

I dati. In questa regione infatti si coltiva circa il 60% della produzione nazionale con un valore della produzione lorda vendibile agricola di circa 300 milioni di euro. Sono nati qui, proprio quest’anno, i primi due grandi poli commerciali italiani per la rinascita del comparto pericolo italiano, Opera e Origine Group che da queste giornate inizieranno a ruggire come una sorta di gigante a due teste al grido (appropriatissimo) del “dividi et in-pera”.

«È una sfida davvero importante per la città – spiega Stefano Calderoni, presidente di FuturPera srl – e per tutto il territorio di produzione. Una sfida vinta a partire dai 120 espositori che accoglieremo e che rappresentano tutti i settori produttivi della filiera, dal vivaismo e produzione, alla lavorazione, alle macchine, alla logistica, al packaging, ai trattamenti agronomici servizi assicurativi fino alla commercializzazione».

I temi. In questa prima edizione di Futurpera la voce grossa la farà la tecnologia e l’innovazione e in questo senso tutto il settore di un prodotto così “delicato” attende importanti risposte alle necessità di nuove procedure colturali, ad esempio, nuove tecnologie per la lavorazione e soprattutto per la conservazione oltre che per aprire nuovi sbocchi di mercato.

La prima edizione di FuturPera ospiterà anche l’appuntamento di Interpera, il più importante convegno internazionale dedicato al settore pericolo che si svolgerà il 19 e il 20 novembre.

Interpera. «Sarà un’occasione – ha spiegato Luciano Trentini, presidente del Comitato Scientifico di FuturPera e vicepresidente di Areflh, Assemblea delle Regioni Ortoflorofrutticole Europee – per mettere a confronto visitatori provenienti da nove principali Paesi di tutto il mondo come, ad esempio, il Sud-Africa e l’Argentina. Parleremo certamente di andamento produttivo mondiale, innovazione tecnologica e nuovi sbocchi di mercato, anche grazie al confronto tra le produzioni dei due emisferi e non mancherà un appuntamento dedicato alla salute, con docenti ed esperti che si confronteranno sull’importanza del consumo di frutta e in particolare della pera».

Il calendario. Atteso all’inaugurazione dell’evento del 19 novembre alle 11, anche il viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero la cui presenza sugella quello che l’assessore comunale di Ferrara alle attività produttive, Caterina Ferri, ha definito come «uno degli appuntamenti più importanti per la città di Ferrara come città della cultura. Una cultura che non è solo quella legata ai beni culturali ma è valorizzazione di un’eccellenza che appartiene al territorio. Tra le iniziative parallele a FuturPera che partiranno dal 14 novembre, ci saranno molti eventi enogastronomici in città che coinvolgeranno gli esercizi commerciali e faranno conoscere le diverse occasioni di consumo della pera. Ferrara sarà dunque una vera e propria “Città del gusto” pronta ad accogliere il pubblico di FuturPera e non solo».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome