Il Consorzio Casalasco del Pomodoro acquista De Rica

In base all’accordo firmato nei giorni scorsi lo storico marchio delle conserve di pomodoro sarà ceduto da Generale Conserve

Consorzio Casalasco stabilimento di Rivarolo Cr

Continua la crescita del Consorzio Casalasco del Pomodoro, che nei giorni scorsi ha firmato l’accordo definitivo per l’acquisto del marchio De Rica da Generale Conserve azienda genovese specializzata in conserve ittiche e proprietaria del marchio AsdoMar. Il gruppo cooperativo, leader italiano nella coltivazione, produzione e trasformazione del pomodoro, riporta così vicino ai luoghi di produzione lo storico marchio italiano delle conserve di pomodoro.

“Grazie all’accordo tra le due aziende – si legge in un comunicato congiunto che annuncia l’operazione – l’acquisizione garantisce che De Rica resti in Italia. L’operazione riporta il rinomato brand nella sua zona originaria di produzione e decreta il passaggio di un altro importante marchio italiano direttamente in mano al mondo agricolo cooperativo, espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame col proprio territorio d’origine”.

De Rica, marchio storico rilanciato nel 2013

Il marchio De Rica si colloca nel segmento premium del mercato di trasformazione dell’oro rosso. Era stato rilanciato a fine 2013 da Generale Conserve e oggi è presente in diversi canali distributivi non solo in Italia, ma anche all’estero.

Con un fatturato di 230 milioni di euro il Consorzio Casalasco del Pomodoro associa 370 aziende agricole associate che coltivano 7mila ettari di terreno nella pianura Padana tra le province di Cremona (dove ha sede a Rivarolo del Re), Parma, Piacenza e Mantova.

Il gruppo cooperativo trasforma 550mila tonnellate di pomodoro fresco nei 3 stabilimenti di proprietà ed esporta in 60 Paesi nel mondo ed è leader in Italia polpe, passati e sughi di pomodoro con i marchi Cirio, Valfrutta e Pomì.

Generale Conserve, nata sul finire degli anni ’80 come società commerciale di importazione conserve ittiche, è passata, nell’arco di poco più di dieci anni  sotto la guida di Vito Gulli, da piccola realtà dedicata esclusivamente alla commercializzazione di prodotti ittici di qualità, a impresa con 2 stabilimenti produttivi di proprietà e circa 555 dipendenti.

Da febbraio di quest’anno Gulli ha ceduto la totalità della sua quota azionaria nella società e oggi la società è guidata dal gruppo che fa capo ad Adolfo Valsecchi, entrato in Generale Conserve nel 2014, e da nuovi investitori finanziari.

Generale Conserve ha chiuso il 2016 con un fatturato netto di circa 156 milioni di euro sviluppato per il 60% circa da marchi propri (Asdomar, indiscusso leader nel mercato premium, detiene una quota in valore nel mercato del tonno olio totale di circa il 7%), e per il restante 40% da Private Label.

Commenti tutti positivi

Positivi i commenti sull’accordo per l’acquisto di De Rica da parte del Consorzio Casalasco del Pomodoro. Secondo il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Giorgio Mercuri, “l’operazione segna anche un rafforzamento del comparto del pomodoro da industria made in Italy cooperativo, che da oggi vede un altro prestigioso brand aggiungersi agli altri importanti già esistenti come Cirio, Valfrutta e Pomì.

Per Fabio Perini, presidente di Fedagri Confcooperative – Lombardia “E’ l’ennesima conferma che i brand del made in Italy agroalimentare rimangono nazionali ormai quasi esclusivamente grazie al sistema cooperativo”.

“L’operazione – sottolinea Ue.Coop, l’Unione Europea delle Cooperative – porta valore all’economia e al lavoro puntando sulla centralità dei soci e del territorio in cui operano, in una situazione in cui molti anche nella cooperazione sono tentati da scorciatoie speculative con il falso Made in Italy”.

Ministro Martina: “Origine in etichetta anche per i derivati del pomodoro”

Il ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha intanto fatto sapere di voler estendere anche ai prodotti derivati dal pomodoro l’etichettatura obbligatoria dell’origine delle materie prime, come fatto con latte, pasta e riso. Ad oggi l’obbligo è in vigore in Italia solo per le passate ma non per pelati, polpe, sughi e concentrati. Ecco il suo tweet in proposito.

 

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