Con Enrosadira inizia la riscossa del lampone

Si chiama Enrosadira ed è la nuova cultivar di lampone lanciata dal vivaio cesenate Molari che promette di conquistare il mondo delle berries.

Il premio. E inizia con il piede giusto dal momento che ha appena conquistato la medaglia d’oro al Macfrut Innovation Award per la categoria “Sementi e cultivar per prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati” perché riesce a conservarsi fino a 11 giorni dopo la raccolta pur mantenendo un sapore dolce e gustoso.

«Di fatto siamo riusciti – spiega il titolare del vivaio, Gilberto Molari – attraverso un lavoro su determinati materiali da incrocio, di ottenere un frutto che ha una shelf life doppia rispetto alla media dei frutti in commercio e allo stesso tempo un sapore particolarmente dolce e gustoso che il mercato richiede».

Le caratteristiche. Perché, effettivamente di esperimenti sulla shelf life dei lamponi si è già avuto notizia, in passato, con cultivar particolarmente resistenti provenienti, ad esempio, dalla Spagna o dagli Usa ma fino ad ora nessuna varietà aveva raggiunto adeguate performance in fatto di sapore. Per questo motivo l’azienda, che è titolare della varietà a livello mondiale, pensa di quadruplicare le piantine poste in commercio dall’inizio di quest’anno, già a partire dai prossimi mesi.

Il mercato. «All’inizio del 2015 siamo partiti con un primo test – continua Molari – di 200mila piantine commercializzate in tutt’Europa tra le nostre e quelle dei licenziatari in Olanda, per il mercato globale e in Svizzera, più orientata al mercato tedesco. Ma contiamo di arrivare a 800mila già dall’anno prossimo. I test di mercato hanno risposto bene e, da quanto ci riferisce un commercializzatore in Trentino, si tratta di un frutto che garantisce un incremento del prezzo al consumatore anche del 20% in più».

Enrosadira, la nuova varietà, che Vivai Molari ha realizzato grazie alla partnership con un breeder italiano, Aldo Telch, avviata nel 2012, è già coltivata a livello sperimentale dalle principali multinazionali specializzate in berries con campi già attivati negli Usa e in tutto il Centro America, Guatemala, Messico fino ad arrivare al Cile.

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