L’arancia rossa Baby Rosaria dà sprint all’Op Pannitteri

A trainare la stagione dell'Op Pannitteri Baby Rosaria, la piccola arancia rossa di qualità eccellente, e il tarocco Meli, una varietà tardiva che ha allungato la stagione

Aurelio Pannitteri, presidente della Op Rosaria.

Annata 2017-2018 positiva per Rosaria, il marchio dell’arancia rossa prodotta alle pendici dell’Etna, nato nel 2005 con lo scopo di valorizzare l’agrume siciliano e il suo territorio, oggi uno dei più conosciuti dai consumatori italiani. A trainare la stagione agrumicola  dell’Op Pannitteri sono stati Baby Rosaria, l’arancia rossa dal calibro ridotto ma di qualità eccellente, e il tarocco Meli, varietà tardiva che ha permesso al brand di allungare la stagione, arrivando fino a primavera inoltrata.

“Ci riteniamo soddisfatti per come si è chiusa l’annata – riconosce Aurelio Pannitteri, presidente dell’omonima Op – anche perché alla vigilia questo risultato non era affatto scontato: le maggiori difficoltà sono state registrate proprio nelle fasi di produzione, a causa del prolungarsi di una stagione siccitosa che ha visto ben sette mesi senza piogge. Tali condizioni hanno richiesto ai nostri soci un lavoro in campagna eccezionale, non solo con irrigazioni di soccorso, ma anche con potature di alleggerimento delle piante”.

 

Il contributo della moderna distribuzione

“Un ruolo fondamentale nella chiusura positiva della stagione agrumicola – prosegue Pannitteri – va attribuito senza dubbio ai nostri partner della moderna distribuzione, che hanno dimostrato concretamente di avere compreso la reale qualità delle nostre arance, sostenendoci nella campagna di comunicazione. Un supporto gradito e quanto mai necessario nella stagione appena conclusasi, che dimostra una volta di più il valore e l’importanza di fare squadra lungo tutta la filiera ortofrutticola”.

 

 

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