Agrinsieme, adesione Copagri e Scanavino nuovo presidente

Una nuova adesione ed un nuovo coordinatore sono le novità di Agrinsieme, il coordinamento nazionale che rappresenta aziende, cooperative e organizzazioni professionali dei produttori italiani.

La new entry. L’ultima adesione è quella di Copagri che con la sua partecipazione porta a sei le organizzazioni professionali e le centrali cooperative che fanno parte del coordinamento: Cia, Confagricoltura, Copagri (come organizzazioni professionali); Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare (come centrali cooperative, a loro volte riunite nella sigla Alleanza delle Cooperative Agroalimentari).

I numeri. Tutte insieme rappresentano oltre il 50% del valore della produzione agricola nazionale e circa il 40% del valore dell’intero settore agroalimentare italiano.

Stiamo parlando di circa 1 milione di aziende agricole su tutto il territorio nazionale, più di 5mila cooperative che complessivamente rappresentano 34,5 miliardi di euro di fatturato ogni anno.

Porte aperte. «Le varie organizzazioni del Coordinamento -ha commentato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura – hanno saputo integrare storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. Siamo un raggruppamento inclusivo. Le nostre porte sono aperte a quelle organizzazioni che si riconoscono nella nostra visione dell’agroalimentare italiano».

Le ragioni. «La ragione della nostra adesione ad Agrinsieme – ha precisato Franco Verrascina, presidente di Copagri – è nella stessa natura della nostra realtà che è nata come aggregazione di diverse associazioni. L’unità è nel nostro Dna, per questo abbiamo deciso di fare questo sostanziale passo avanti nella nostra storia e in quella dell’agricoltura italiana. Aderiamo ad Agrinsieme per semplificare la rappresentanza delle imprese agricole. Unità è ciò che chiedono i produttori».

Il programma. E quest’ultimo punto è ripreso anche negli obiettivi comuni individuati nel documento programmatico approvato. Tra le azioni prioritarie: attuare politiche di rafforzamento delle imprese per modernizzarle e favorirne l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato; organizzare le filiere; sostenere l’internazionalizzazione delle imprese; svolgere una sistematica azione di semplificazione burocratica, diretta a ottenere il riordino degli enti e delle tecnostrutture operative, sia in ambito nazionale sia in quello regionale; rilanciare la ricerca e le politiche di supporto al trasferimento dell’innovazione; sostenere il ricambio generazionale; definire strumenti per il credito (puntando pure su politiche innovative relative a strumenti assicurativi e fondi mutualistici); incamminarsi sulla strada  della corretta gestione delle risorse naturali (suolo ed acqua), per coniugare produttività e sostenibilità e per valorizzare il ruolo delle aziende agricole anche nel campo delle energie rinnovabili e dei servizi eco-ambientali; proseguire nell’aggiornamento del  quadro normativo di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale. Molte novità si sono registrate proprio grazie all’impegno costante e continuativo di Agrinsieme, ma molto c’è ancora da fare.

Cambio ai vertici. Alla novità dell’adesione di Copagri si aggiunge anche quella del giro di boa al vertice di Agrinsieme con il passaggio di staffetta tra Mario Guidi e Dino Scanavino nominato nuovo coordinatore che così ha commentato la sua nomina.

«Ci accingiamo ad assumere il compito di coordinamento -ha spiegato Scanavino che è anche presidente della Cia – con la consapevolezza del lavoro importante ed equilibrato svolto da Mario Guidi e delle nuove sfide che ci attendono. Il mio pensiero va a Giuseppe Politi, primo coordinatore e strenuo sostenitore della necessità del processo unitario della rappresentanza agricola. Due le priorità: accompagnare e sostenere le imprese in una fase economica e sociale difficile; promuovere e sviluppare sempre più le forme di aggregazione economica».

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