Frutta nelle Scuole, 31 milioni per l’anno 2017-18 da spendere bene

L'educazione alimentare comincia a scuola, con Cia e Anp
L'educazione alimentare comincia a scuola, con Cia e Anp

Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara, ha sottolineato che il programma europeo Frutta nelle Scuole per l’anno scolastico 2017-18 verrà finanziato con quasi 31 milioni di euro per distribuire frutta, ortaggi e latte, dunque non si può certo parlare di mancanza di fondi. Ma bisogna saperli spendere bene.

frutta nelle scuoleUn assaggio di cosa può significare avvicinare i ragazzi al consumo di frutta e ortaggi, si è avuto nella giornata di festa e sport per la scuola primaria “O Marchesi” di Copparo (Fe), con la materia prima fornita dagli agricoltori del territorio, che hanno messo a disposizione le proprie produzioni di frutta di stagione, grazie a CiaAgricoltori Italiani Ferrara.

Così i ragazzi impegnati nelle attività sportive hanno consumato cibo sano e hanno appreso l’importanza di alimentarsi correttamente con frutta e verdura di stagione. Il tutto anche con il contributo dei nonni dell’Anp, l’Associazione Nazionale Pensionati, impegnati nel trasferimento di conoscenze sull’importanza dell’agricoltura.

I frutti proposti: ciliegie, meloni, cocomero, albicocche, come risposta alle critiche ricevute dalla campagna di distribuzione della frutta in scuole e asili italiani, di cui è stato detto che si trattava di frutta non di stagione, di bassa qualità e non italiana.

Se la frutta non è buona, il rischio è un effetto boomerang

Ed è molto importante che il cibo distribuito sia ottimo, altrimenti l’effetto ottenuto sarà l’opposto di quello desiderato: i bambini si disamoreranno di frutta e verdura. Per questo l’Associazione mira a organizzare una serie di iniziative che coinvolgono i bambini in età pre scolare e le aziende del territorio, per diffondere la cultura agricola e alimentare del territorio dove i bimbi vivono.

“Credo che gli agricoltori possano contribuire in maniera significativa all’educazione al cibo sano e di qualità, mangiato nel momento giusto e prodotto in maniera etica e sostenibile, anche per preservare il nostro grande patrimonio di biodiversità – afferma Calderoni -. Un insegnamento fondamentale se vogliamo che i bambini di oggi diventino i consumatori attenti e consapevoli di domani”.

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