Ifad, pari opportunità alle donne dagli investimenti in agricoltura

Gilbert F. Houngbo, presidente di Ifad, istituzione finanziaria internazionale e agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di sviluppo agricolo e rurale in alcune delle regioni più povere e isolate del pianeta, si incontrerà lunedì a Ottawa con Marie-Claude Bibeau, ministro canadese dello Sviluppo internazionale e della Francofonia

Investire nell’agricoltura e nello sviluppo rurale potrebbe essere il modo migliore per il Canada di raggiungere gli obiettivi della sua nuova Politica femminista di aiuto internazionale, che mira a garantire pari opportunità e autonomia economica a milioni di donne e ragazze nei paesi in via di sviluppo in tutto il mondo. Questo il messaggio che Gilbert F. Houngbo, presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di sviluppo agricolo e rurale in alcune delle regioni più povere e isolate del pianeta, porterà a Ottawa lunedì all’incontro con Marie-Claude Bibeau, ministro canadese dello Sviluppo internazionale e della Francofonia.

 

Un aiuto all’indipendenza economica femminile 

Questa è la prima visita ufficiale di Houngbo nella capitale canadese da quando ha assunto la carica di presidente dell’Ifad. “Quando i canadesi si chiedono che cosa possono fare per sostenere la causa dell’eguaglianza e garantire potere decisionale a donne e ragazze in tutto il mondo, non credo che il loro primo pensiero sia investire nello sviluppo agricolo”, ha dichiarato Houngbo. “Eppure tre quarti delle persone più povere e più affamate della terra vivono nelle aree rurali, ed è lì che lo sviluppo può avere l’impatto maggiore sulla vita delle donne e delle ragazze.”

Secondo un rapporto della Fao del 2014, il 43 per cento dei lavoratori agricoli nel mondo sono donne. In alcune zone dell’Africa e dell’Asia, la percentuale sale fino al 50 per cento e oltre. Investire nell’agricoltura e nello sviluppo rurale, ha spiegato Houngbo, può avere un effetto enorme sull’indipendenza economica e l’autostima delle donne, l’istruzione delle giovani e l’alimentazione delle famiglie, senza contare i benefici per la sicurezza alimentare del pianeta. La ricerca dimostra che offrire alle donne impegnate nell’agricoltura pari opportunità di accesso alle risorse produttive potrebbe aiutare altri 150 milioni di persone a uscire dalla povertà.

Eliminando le disparità di genere nelle aree rurali e creando maggiori opportunità, le donne e le ragazze possono diventare agenti di cambiamento estremamente efficaci”, ha detto Houngbo. “Non solo migliorano la propria vita e quella delle loro famiglie, ma hanno un un impatto notevolissimo sulle loro comunità e sui loro paesi. E questo è un bene per tutti noi.”

 

Grazie a Ifad 12 milioni di donne sono uscite dall’indigenza  

Tra il 2010 e il 2016, dalle iniziative finanziate dall’Ifad hanno tratto beneficio 139 milioni di persone, di cui 43 milioni hanno aumentato il proprio reddito derivante da attività agricole e 24 milioni, per la metà donne, sono uscite dalla condizione di povertà.

 

Il Canada sostiene Ifad

Il Canada è uno dei paesi fondatori dell’Ifad. Oltre a sostenere con notevole impegno la parità di genere, il Canada ha appoggiato in modo significativo gli sforzi dell’Ifad per garantire che i suoi progetti valorizzino l’importanza della produzione e del consumo di cibi nutrienti.

Il Canada è stato anche uno dei primi donatori del programma dell’Ifad di Adattamento al cambiamento climatico per piccoli agricoltori (Asap), cha aiuta i contadini ad aumentare la loro capacità di adeguarsi alle mutate condizioni climatiche e alle calamità naturali. In occasione della decima ricostituzione dei fondi dell’Ifad, il Canada ha fornito un contributo ulteriore affinché l’assistenza per l’adattamento al cambiamento climatico fosse prevista in tutti i progetti dell’Ifad.

Il Canada è uno dei maggiori contribuenti dell’Ifad e dal 1978 a oggi ha collaborato ad alimentarne le risorse e il programma di investimenti con un apporto complessivo pari a 456 milioni di dollari.

 

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