Una filiera dei prodotti agricoli più trasparente con la firma del Codice Etico

Mipaaf Codice Etico
Firma del Codice Etico per le pratiche commerciali leali lungo l’intera filiera agroalimentare. Al tavolo, Mipaaf, Federdistribuzione e Ancd Conad

Trasparenza, equità, legalità e rispetto dei diritti dei lavoratori, con contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Un vero e proprio Codice Etico per garantire pratiche commerciali leali lungo l’intera filiera agroalimentare è stato firmato il 28 giugno tra Mipaaf – ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Federdistribuzione e Ancd Conad. .

E, non da ultimo, basta con il ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari da parte delle principali organizzazioni della Gdo, che sottoscriveranno l’accordo e che saranno pubblicate sul sito del ministero.

“C’è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori”, ha affermato il ministro Maurizio Martina, aggiungendo che “l’accordo impone uno stop alle aste al doppio ribasso, dando una risposta anche a tante organizzazioni e cittadini che hanno animato in queste settimane la campagna #astenetevi”. Ora l’auspicio è “che presto altre realtà della grande distribuzione possano accogliere l’invito a sottoscrivere il nostro Patto d’impegno”.

I 7 punti del Codice Etico nell’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari

  1. Al fine di favorire un mercato più trasparente e per evitare effetti distorsivi dei rapporti di filiera, i firmatari del presente Codice Etico (di seguito “I firmatari”) si impegnano a non fare ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.
  2. I firmatari si impegnano ad adottare misure di massima trasparenza nell’utilizzo di piattaforme elettroniche di acquisto e approvvigionamento, definendo e rendendo noto ai fornitori il regolamento d’asta e garantendo libertà di accesso ai fornitori di ogni dimensione, che abbiano una struttura produttiva adeguata sia in termini qualitativi che quantitativi per commercializzare i loro prodotti attraverso la Gdo.
  3. I firmatari si impegnano a valorizzare nei propri punti vendita la stagionalità e la provenienza dei prodotti agricoli e alimentari.
  4. I firmatari, per contrastare il possibile ricorso al lavoro nero e al caporalato dei propri fornitori, promuovono verso le proprie aziende fornitrici l’iscrizione delle stesse alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.
  5. I firmatari potranno realizzare campagne di sensibilizzazione e comunicazione verso i consumatori relative all’impegno contro il lavoro nero, per la trasparenza della filiera agricola e alimentare e per il rispetto dei diritti dei lavoratori.
  6. Le imprese della Gdo che adottano il presente Codice potranno realizzare etichette (con tecnologie come qr code, etichetta narrante, app dedicate ecc.) che informino maggiormente il consumatore sulla provenienza delle materie prime, sul rispetto delle norme sul lavoro agricolo e sui passaggi di filiera.
  7. Le imprese della Gdo che adottano il presente “Codice etico” hanno diritto ad essere iscritte alla pagina dedicata sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e potranno utilizzare un marchio di riconoscimento per valorizzare questo impegno anche verso consumatori e operatori.
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