Stefano Francia riconfermato presidente del Condifesa Ravenna

Per il 2020 allo studio altre forme di protezione del reddito, fondi mutualistici e strumenti di stabilizzazione del reddito

Il trentenne Stefano Francia è stato riconfermato alla guida del Cda di Condifesa Ravenna. Confermato anche il vicepresidente Franco Folli
Stefano Francia è stato riconfermato alla guida del Cda di Condifesa Ravenna. Confermato anche il vicepresidente Franco Folli

Stefano Francia è stato confermato presidente del nuovo cda del Condifesa Ravenna per il prossimo triennio. Confermato anche Franco Folli come vicepresidente.

Nel 2018  tremila aziende agricole assicurate per un valore di 333 milioni di euro

Quello concluso è stato un mandato difficile, durante il quale il Condifesa si è fatto carico dei ritardi dei pagamenti comunitari, anticipando i premi alle compagnie per conto dei soci e per questo indebitandosi fortemente.

Il 2018, nonostante le problematiche, ha registrato 333 milioni di valore assicurato per circa tremila aziende agricole assicurate, prevalentemente romagnole; 9.976 polizze agevolate con 18 compagnie assicurative; circa 31 milioni di euro di risarcimenti ai soci.

“A oggi – ha ricordato Presidente Stefano Francia – risultano pagati ai nostri associati l’87% dei certificati del 2015, il 94% del 2016, il 92% del 2017 e il 74% del 2018. Questo importante obiettivo è stato raggiunto grazie all’azione congiunta di Ministero, Agea, Asnacodi, Condifesa, Centri di assistenza agricola, compagnie e, naturalmente, dei soci”.

Tante aziende sono ancora in attesa di ricevere il giusto contributo a causa del ritardo di Ministero e Agea nel chiudere le pratiche bloccate oggetto di riesame. Dobbiamo impegnarci – sostiene Francia – affinché vengano erogati tutti i contributi residui ai beneficiari senza che nemmeno un’azienda rimanga esclusa dal sistema per colpe non sue”.

Tra gli altri obiettivi, modificare il sistema di calcolo delle rese

Per le prossime campagne, il Condifesa Ravenna, con altri Consorzi dell’Emilia Romagna,  ha in progetto di dare avvio a nuove forme di gestione del rischio. Tra questi, i fondi mutualistici e gli strumenti di stabilizzazione del reddito (IST) che da quest’anno sono stati inseriti nel Piano di Gestione dei Rischi e, quindi, possono beneficiare del contributo comunitario.

Non per sostituire lo strumento assicurativo – spiega il direttore del Condifesa Ravenna Fabio Pesci –, ma per integrarlo e completarlo per tutte le problematiche che, per motivi diversi, non possono essere incluse nell’assicurazione. Tra queste, le fitopatie, le infezioni parassitarie e le diminuzioni di reddito determinate da condizioni di mercato sfavorevoli”.

L’obiettivo è quello di essere pronti a partire, almeno a livello sperimentale, già dal 2020. Fra gli altri obiettivi del Condifesa, aprire la campagna assicurativa a gennaio e riuscire a modificare il sistema di calcolo delle rese.

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