Assise dei produttori italiani di carciofo

Cinaricoltura, una parola dalla pronuncia non facile, sconosciuta ai più, eppure tanto importante per l’agricoltura italiana.

Il carciofo italiano non è infatti solo storia, tradizioni, folclore e ovviamente cultura culinaria, ma soprattutto mercati e numeri, che vedono il Bel Paese al primo posto al mondo per volumi di produzione.

Un primato di cui si parlerà fra poco meno di tre settimane – l’appuntamento è mercoledì 27 aprile alle ore 17 – nel corso dell’incontro “Carciofo italiano, eccellenza mondiale. Nutrizione. Genetica. Produzione. Mercati” ospitato dal centro servizi Medea, nei pressi di Cassibile (Siracusa), cuore pulsante della realtà agricola del territorio.

Un incontro informale fra produttori di carciofo – o cinaricoltori, come vengono tecnicamente definiti – mondo accademico, tecnici, imprenditori agricoli e istituzioni, per favorire uno scambio di esperienze e incoraggiare lo sviluppo di strategie comuni per la difesa e la promozione del carciofo italiano.

L’appuntamento coincide con il lancio di una vasta piattaforma di servizi finalizzati alla diffusione delle buone pratiche agricole, e in particolare al corretto utilizzo dei prodotti in agricoltura e allo smaltimento dei materiali agricoli usati come carta, cartone, plastica, polistirolo e i rifiuti speciali pericolosi.

Per Gianluca Agati, responsabile dello sviluppo dei servizi di Medea e organizzatore dell’evento, «Formazione, informazione e consulenza al comparto agricolo sono gli strumenti più efficaci per contribuire a una corretta gestione del patrimonio agricolo e ambientale del nostro territorio. Con questo appuntamento sul carciofo Medea inaugura un processo dedicato alla corretta informazione della platea degli agricoltori del siracusano: informare correttamente non significa solo fare del bene all’ambiente, ma anche prevenire le tante sanzioni che colpiscono i produttori più piccoli, spesso poco informati.

In questo senso il progetto Medea è totalmente rivoluzionario,

perché si pone come la prima agorà agricola, o rural hub, dell’intera Sicilia».

 

Programma:

La prima parte dell’incontro sarà dedicata alla genetica, con la testimonianza del Consorzio Meristema, nell’area di Paestum: un progetto basato sulla ricerca e sul miglioramento genetico naturale delle piante di carciofo, la micro-propagazione, una

tecnica che consente il risanamento dalle infezioni patogene. Una storia di successo iniziata quasi dieci anni fa da Luigi Cavaliere e Gerardina D’Agosto, rispettivamente presidente e responsabile di laboratorio del Consorzio, entrambi presenti all’incontro.

I tecnici di EuroChem Agro presenteranno invece alla platea dei partecipanti all’incontro uno studio specifico sulla concimazione equilibrata del carciofo, mentre la seconda sessione di interventi, dedicata alla produzione e ai mercati, verrà introdotta da uno dei massimi esperti di cinaricoltura, Giovanni Mauromicale, Docente di Agronomia Generale dell’Università di Catania, che presenterà i processi e i prodotti della produzione siciliana.

A seguire prenderanno la parola i produttori dei principali areali di produzione italiana: Giuseppe Cupane, presidente della cooperativa Violetto Ramacchese, Salvatore Giardina dell’Azienda Agricola Fratelli Giardina di Siracusa, Luca La Paglia, responsabile Marketing per Ferrera Distribution di Niscemi, e Tore Terzitta del Consorzio Carciofo Spinoso di Sardegna DOP, la più importante realtà produttiva del territorio nazionale.

L’iniziativa è stata accolta con favore da Salvatore Di Lorenzo, presidente dell’ordine dei dottori agronomi e forestali di Siracusa, e da Michele Giglio, responsabile dell’Ispettorato Agrario Provinciale all’Agricoltura di Siracusa, entrambi portatori di un saluto iniziale ai partecipanti in rappresentanza della realtà agricola siracusana, prima dell’inizio dei lavori che verranno moderati da Giuseppe Taglia, dirigente dell’Ufficio

Servizi Agricoltura di Siracusa.

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