Apo Conerpo, si cresce facendo massa e investimenti

Roberto Cera, vice presidente, Davide Vernocchi, presidente, e Gabriele Chiesa, direttore generale di Apo Conerpo
Roberto Cera, vice presidente, Davide Vernocchi, presidente, e Gabriele Chiesa, direttore generale di Apo Conerpo

Il principale gruppo europeo dell’ortofrutta fresca, Apo Conerpo, anche nel 2016 ha fatto segnare una crescita del 4,3% nella produzione e del 2% per fatturato, nonostante il quadro generale di incertezza, economica, geopolitica e anche climatica. Sono i dati diffusi oggi da Apo Conerpo, 6 mila produttori associati e 48 cooperative socie, 91 stabilimenti, 190 tecnici agricoli e 4 mila addetti, per 30.647 ettari di superficie coltivata.

I numeri del 2016

Quasi 1.100.000 le tonnellate conferite dai soci, tra pomodori, 6.547 tonnellate, pere, oltre 6 mila tonnellate e, in ordine decrescente per quantità conferite, piselli, pesche, nettarine e percocche, actinidia (kiwi), mele, susine, albicocche, cipolle, kaki, ciliegie, cocomeri e meloni. In totale 387 mila tonnellate di frutta e 707 mila di ortaggi e patate. A queste vanno aggiunte le quantità acquistate: 34 mila tonnellate di frutta e 61 mila tonnellate tra ortaggi e patate. La produzione commercializzata da Apo Conerpo insieme alle filiali Allegra, Brio, Naturitalia, Opera e Valfrutta Fresco, è pari a 1.140 mila tonnellate, +6% rispetto al 2015, con un volume d’affari di 716 milioni di euro, quasi il 2% in più rispetto al 2015, quando il giro d’affari si era fermato a 703 milioni di euro.

I trend

A trainare le vendite è stata la frutta estiva, grazia alla stagione abbastanza calda, come ha sottolineato il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi. Tra gli elementi a sfavore, invece, il perdurare del blocco delle esportazioni verso la Russia che coinvolge in particolare i prodotti a maturazione autunnale, per i quali in Europa in seguito al blocco si è scatenata una competizione sempre più accesa.
Per quanto riguarda la frutta conferita, la produzione è in calo del 4,2% per motivi legati all’andamento della stagione: in particolare scendono pere, kiwi, pesche e nettarine, mentre crescono albicocche, susine e mele. Gli ortaggi sono cresciuti di quasi l’8,7% rispetto al 2015 ( a parte cocomeri e zucche, in calo), grazie all’aumento del conferimento di pomodoro destinato alla trasformazione industriale, +9,7%, orticole e patate, +21,6% per queste ultime.

I canali

L’industria di trasformazione è il destinatario principale dei prodotti Apo Conerpo, oltre 663 mila tonnellate per un valore di 92 milioni di euro, con un plusvalore pari a 250 milioni di euro. Poi viene la grande distribuzione, in totale 216 mila tonnellate in crescita del 17%, con un valore di 161 milioni di euro anch’esso in crescita del 16%. Il terzo canale in ordine d’importanza è l’esportazione: 134.600 tonnellate (+2%), pari a 130 milioni di euro a valore (+5%). Infine viene il mercato tradizionale, 126 mila tonnellate in calo del 7% a volume e del 3% a valore, 83,5 milioni di euro.

Più valore al mercato

“Questi dati -sottolinea il direttore generale di Apo Conerpo, Gabriele Chiesa- evidenziano un positivo incremento delle quantità commercializzate di ortofrutta destinata al consumo fresco (+3,8%) e un ancor più positivo aumento del fatturato (+7,7%), possibile grazie a una crescita del prezzo medio di vendita dei prodotti, risultato ottenuto anche in virtù dell’efficace lavoro svolto dalle nostre filiali che hanno collocato i prodotti del Gruppo sui mercati a maggior valore aggiunto. Meno soddisfacente invece il collocamento del pomodoro da industria e di altre orticole come le cipolle, che hanno spuntato quotazioni inferiori all’anno precedente”. Aumento del fatturato e riduzione delle spese generali contribuiscono alla solidità patrimoniale di Apo Conerpo, il cui utile quest’anno era di 77.215 euro, e con un patrimonio aziendale di 26,7 mio euro, che permette di destinare 31,2 mio euro a investimenti strutturali, di cui 29,1 milioni impegnati in partecipazioni nelle società del Gruppo.

Futuro

Dopo l’ingresso di 8 nuove cooperative in anni recenti, , per il prossimo quinquennio “l’attività di Apo Conerpo si concentrerà in particolare in queste direzioni -dichiarano il presidente Vernocchi e Gabriele Chiesa, direttore generale-: il supporto alla ricerca e sperimentazione, che andrebbe sostenuta anche a livello pubblico, per migliorare la qualità delle produzioni e aumentare la difesa dalle fitopatie; l’innovazione di prodotto; il supporto, anche finanziario, alle cooperative socie per l’ammodernamento degli impianti di conservazione e lavorazione dei prodotti ortofrutticoli; l’ulteriore sviluppo delle produzioni a destinazione industriale. Tra gli altri obiettivi di Apo Conerpo, il continuo sviluppo dell’aggregazione; la promozione e valorizzazione dei prodotti dei soci, con la prosecuzione del progetto ‘FRUIT24!’ e con azioni mirate di supporto alle vendite in stretta collaborazione con le proprie filiali, puntando all’affermazione dei marchi del gruppo anche per il prodotto fresco e sviluppando concrete sinergie con Conserve Italia per i trasformati; l’internazionalizzazione delle vendite”.

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