Besana accelera sulla frutta secca in Europa Centrale e Centro-Asia

Un progetto di filiera prevede di fornire assistenza tecnica e contribuire ad ammodernare le aziende agricole dei partner

Un modello di sviluppo integrato per valorizzare la produzione in un’ottica di partenariato. Con questo obiettivo Besana, player mondiale nella lavorazione e commercializzazione di frutta secca ed essiccata, investirà 2 milioni di euro per incrementare le produzioni di frutta secca di qualità.

Il progetto sarà presentato a Macfrut 2018 e coinvolge in un progetto di filiera i produttori di noci, nocciole e mandorle in Europa centrale e Centro Asia, aree in cui le caratteristiche pedoclimatiche permettono alle coltivazioni di performare al meglio.

L’ambizioso progetto è stato avviato da 3 anni, grazie alla conoscenza delle caratteristiche varietali delle cultivar individuate dal Gruppo Besana in quasi 100 anni di attività. “L’obiettivo del progetto è quello di favorire la diffusione di cultivar pregiate – afferma Pino Calcagni, presidente del Gruppo Besana – ma ha anche risvolti sociali molto importanti, quali la crescita di areali poco sviluppati e la diffusione di tecnologie agricole moderne tra le popolazioni locali”.

 

In Kazakistan tre campi di confronto varietale

Il progetto di sviluppo Besana International si articola in diverse fasi. Le giovani piante di nocciolo, mandorlo e noce vengono moltiplicate per micropropagazione o innesto in importanti vivai italiani e spagnoli. Le piante vengono quindi inviate in tre centri di ingrossamento, da cui vengono distribuite ai produttori europei e asiatici aderenti al progetto.

Il gruppo Besana fornisce loro assistenza tecnica e supporto nella costruzione degli impianti di irrigazione, oltre che indicazioni sulla meccanizzazione, fondamentale per questo tipo di agricoltura.

Proprio nell’ottica di diffondere piante idonee all’ambiente, nel 2017 il Gruppo Besana ha inaugurato in Kazakistan tre campi di confronto varietale di noci e nocciole. In questi campi sono state confrontate varietà provenienti da Europa, America e Asia.

“Il progetto di partenariato che abbiamo avviato rappresenta – ha commentato ancora Calcagni – un modo nuovo di fare impresa. Partendo dalla selezione delle cultivar, passando per la modernizzazione e il sostegno dell’attività agricola, fino alla commercializzazione del prodotto in tutto in mondo. Un progetto di sviluppo unico che valorizza tutti i partner coinvolti, per un prodotto finale ad alto valore aggiunto”.

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