Rk Growers, in arrivo l’uva da tavola senza semi prodotta in Piemonte

Al momento sono in corso le prove in campo e nell’arco di 2 o 3 anni si arriverà alla produzione per il mercato

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Nelle Langhe, da sempre terre di uva da grandi vini Doc e Docg come il Barolo si comincia a produrre oggi anche uva da tavola, sia bianca che nera, ma rigorosamente senza semi, come oggi chiede sempre più anche il mercato italiano.  Lo spiega a Fruit Attraction 2017, la fiera madrilena dedicata all’ortofrutta, Carlo Lingua, managing partner e socio, assieme a Paolo Carissimo, Marco Rivoira e Gualtiero Rivoira, di Rk Growers, società cuneese che si occupa di progetti innovativi di ricerca e produzione di nuove varietà nel campo dell’ortofrutta: “Sarà forse anche per il clima che sta cambiando, ma da qualche tempo in Piemonte è possibile coltivare uva da tavola”.

L’uva senza semi Arra 32 che si coltiva in Piemonte

“Stiamo facendo – sottolinea Lingua – delle prove in campo con Arra 32, un’uva nera, senza semi, con acini molto grandi, eccellente dal punto di vista organolettico. I test vengono condotti su 3 ettari ma tra 2 o 3 anni al massimo saremo pronti per produrre su larga scala e per il lancio sul mercato. Dei diritti di produzione e distribuzione delle nuova varietà si occupa Agricultural Varieties Innovation, società interamente controllata da Rk GRowers”.

Lo stand di Rk Growers a Fruit Attraction 2017

L’obiettivo è quello di arrivare a investire nel cuneese 500 ettari della nuova varietà in aggiunta ad Arra 30, un‘altra novità di uva da tavola, questa volta bianca ma sempre apirene, con acino grande e lunga shelf life, che viene coltivata da Rk GRowers in Puglia, Sicilia e Spagna. Un’altra new entry di uva da tavola bianca, ideale per i mercati asiatici e del Far East in particolare, per la forma molto allunga degli acini, è Arra 15. “Questi sono solo alcuni esempi di innovazione, ma sempre in Piemonte – sottolinea Lingua – stiamo producendo i kiwi di piccolo formato su circa 100 ettari, quasi tutti concentrati in provincia di Cuneo. Da 3 anni questi kiwi formato mignon che si consumano con la buccia sono distribuiti sul mercato italiano con il marchio Nergi”.

Il 70% del giro d’affari arriva dall’export

Ma le novità non finiscono qui: Rk Growers ha in programma il lancio di nuove varietà di mirtilli e lamponi con caratteristiche organolettiche superiori sempre coltivate in Piemonte che potrebbero essere lanciate sia sul mercato nazionale che export. Non è un caso, infatti, che la produzione di Rk Growers, che sviluppa un giro d’affari compreso tra gli 80 e il 100 milioni di euro l’anno, sia destinata per il 70% proprio ai mercati esteri. “Siamo presenti in tutto il mondo – sottolinea sempre Lingua –  dagli Usa al Sud-America, dall’Australia alla Nuova Zelanda e naturalmente anche in Nord-Europa e nei mercato a noi più vicini”.

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