Il 50% degli italiani sceglie la dieta mediterranea

Privilegiato il consumo di frutta e verdura (65%), al primo posto tra i comportamenti adottati

Lo studio della commissione Eat, pubblicato da Lancet, conferma la bontà della dieta mediterranea, basata sul forte consumo quotidiano di vegetali, come frutta e verdura
Lo studio di Eat-Lancet conferma la bontà della dieta mediterranea, basata sul forte consumo quotidiano di vegetali, come frutta e verdura

La dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale Unesco, è seguita dal 50% degli italiani. Il dato emerge dalla Ricerca Ixé, resa nota da The Good Burger– Gruppo Restalia.

Più ortofrutta e olio d’oliva: pochi fritti, sale e zucchero per vivere più a lungo

La piramide della dieta mediterranea si basa su alcuni pilastri, come il consumo quotidiano di frutta e verdura. Quest’ultima sia cotta sia cruda. Andando a vedere come viene messa in pratica dagli italiani, spicca proprio il consumo di frutta e verdura (65%), come il comportamento più seguito. A seguire l’utilizzo quotidiano dell’olio d’oliva (57%), altro simbolo della dieta. Tra gli alimenti da limitare, emergono fritti e soffritti (55%) e sale e zucchero (rispettivamente, 52% e 49%).

La dieta mediterranea è l’unica ad avere dimostrato un’evidenza scientifica. La ricerca ha messo in luce che i benefici più conosciuti dagli italiani sono sul sistema circolatorio e cardiovascolare (53%) e sulla longevità (46%).

“Gli italiani nel tempo hanno preso consapevolezza – commenta Margherita Sartorio, co-founder e ceo ‎Istituto Ixè –. Anni di educazione alimentare hanno dato i frutti attesi e la gran parte dei cittadini-consumatori sceglie con consapevolezza cosa mangiare, si informa su prodotti e produttori, chiede garanzie e sicurezza”. Considerazioni che trovano riscontro nel Rapporto Coop dove il cibo viene considerato terapeutico, con uno spostamento importante verso i superfood vegetali.

Fast food, addio carne rossa: la tendenza è healthy e light con hamburger di carne bianca

Crescono i consumi di carne bianca anche nelle hamburgerie, come quelle di The Good Burger
Crescono i consumi di carne bianca anche nelle hamburgerie, privilegiata dalla dieta mediterranea

Questo spostamento verso i cibi salutari è testimoniato anche dal consumo di carne.  Se è trendy nel mondo la scelta dei burger vegetali plantocentrici, fino a quelli hi-tech , cresce l’apprezzamento per hamburger di carne bianca.

La tendenza è confermata da The Good Burger, l’insegna del Gruppo Restalia, con oltre 141 locali in tutto il mondo (in Italia conta più di 50 ristoranti con il brand 100 Montaditos), che quest’anno ha aperto la sua prima hamburgeria, a Roma, focalizzata su carne 100% bovina.

“Nei nostri ristoranti assistiamo a questa tendenza – commenta Andrea Cutispoto, Country Manager Italia Restalia – sia nel nostro locale a Roma sia in quelli in Spagna; nel corso degli ultimi due anni abbiamo assistito a un incremento del 20% delle richieste del nostro panino con petto di pollo grigliato con meno di 300 calorie. Con Slim, questo il nome della proposta, TGB ha voluto offrire quindi il prodotto meno calorico sul mercato, concentrandosi su tutti coloro che vogliono prendersi cura sia della linea che del gusto”.

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