Nasce la Nocciola Piemonte Igp “delle Langhe”

Ok del ministero alla modifica del disciplinare, ora si attende il via libera di Bruxelles

Via libera dal ministero per le Politiche Agricole alla modifica del disciplinare della Nocciola Piemonte Igp che consentirà l’uso della menzione geografica “delle Langhe”. Entro qualche mese si attende l’ok di Bruxelles per l’utilizzo della dicitura in tutti i prodotti che utilizzano Nocciola Piemonte Igp proveniente esclusivamente da noccioleti localizzati tra le province di Cuneo e Asti (circa 100 comuni: 82 nel Cuneese e 20 nell’Astigiano).

Su 6.000 ettari di superficie coltivata a Nocciola Piemonte Igp, 4.500 sono nelle Langhe

Promotore dell’iniziativa è stato il Comitato che riunisce le istituzioni del territorio: il GAL Langhe e Roero, l’Ente Fiera della Nocciola, l’Unione Montana Alta Langa, l’Unione dei Comuni della Langa del Barolo e l’Associazione commercianti albesi, oltre alla Provincia di Asti e il Consorzio Nocciola Piemonte Igp. Su 6.000 ettari di superficie coltivata a Nocciola Piemonte Igp, 4.500 sono nelle Langhe, più del 75%. Considerando i produttori che non fanno parte dell’Igp attuale, il territorio di produzione della “Nocciola delle Langhe Igp” potrebbe superare i 5 mila ettari.

Nicoletta Ponchione: “Un passo importante per la valorizzazione del territorio”. Alberto Cirio: “Siamo già al lavoro per una nuova Igp delle Langhe”

Dopo il via libera del ministero, ora si attende quello di Bruxelles
Dopo il via libera del ministero, ora si attende quello dell’Ue

“Siamo soddisfatti – afferma la vicepresidente del Consorzio Nocciola Piemonte Igp, Nicoletta Ponchione –. Questo è un importante passo per la difesa non solo di un prodotto ma di un intero territorio. Con l’inserimento ufficiale della dicitura ‘Langhe’ difendiamo in primo luogo un nome che rischiava di essere utilizzato in modo improprio. Al termine dell’iter, che auspichiamo sia  rapido e favorevole, inizierà un percorso di confronto con altre realtà territoriali piemontesi per la valorizzazione del prodotto”.

“È un risultato importante – spiega l’eurodeputato Alberto Cirio, presidente del Comitato promotore che riunisce le istituzioni del territorio accanto ai produttori – perché ci consente innanzitutto di valorizzare la qualità di cui il nome ‘Langhe’ è sinonimo nel mondo. E di conseguenza di mantenerne il prezzo, distinguendo la nocciola che nasce sulle nostre colline langarole dalla grande massa di nocciole presenti sul mercato. Siamo già al lavoro – fa sapere – per una nuova Igp delle Langhe che possa differenziare qualitativamente il prodotto all’interno dell’Igp Piemonte, coinvolgendo altre zone di produzione d’eccellenza del Roero e del Monferrato Unesco”.

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