Varietà ed export per i kiwi italiani

La campagna 2017 del kiwi è stata caratterizzata da una riduzione del 22% della produzione italiana passata da 423.515 t nel 2016 a 331.579 t (fonte Cso) che ha inciso sulle dinamiche commerciali soprattutto nel Vecchio Continente complice il concomitante aumento produttivo di Spagna e Grecia risultato degli investimenti in nuovi impianti. Nel 2018, sulla base dei dati Fruitimprese, le esportazioni italiane sono state di 117.216 t contro le oltre 321 nel 2017. Principali destinazioni restano la Germania (19.742 t contro 52.525 t nel 2017), la Spagna (13.767 t contro 37.737 t) e la Francia (9.558 t contro 27.461). Della scarsità produttiva hanno risentito anche le esportazioni in Cina che ammontano a sole 640 t di kiwi contro le quasi 8mila t nel 2017.

La sofferenza della passata compagna viene comunque vissuta dal mondo produttivo italiano come una parentesi e si continua a guardare con interesse al kiwi sia a polpa verde che gialla. Apofruit ha annunciato un allargamento della base sociale in Calabria per ampliare la produzione di kiwi a polpa verde in funzione dell’ingresso in nuovi mercati. La produzione di kiwi di Apofruit è di 30mila t di hayward, di cui un 15-20% da agricoltura biologica, e 15mila t di kiwi giallo per il quale nel giro di due anni si stima di arrivare a 25mila tonnellate. “Guardato nel lungo periodo il mercato europeo del kiwi è stabile nei consumi con una leggera ripresa negli ultimi anni legata al fatto che sia in Italia che all’estero si è operato sul miglioramento della qualità -afferma Mirco Zanelli, direttore commerciale Apofruit Italia-. Oltremare insieme al Cso e al ministero delle Politiche Agricole si sta lavorando per aprire i mercati in cui l’export è bloccato da barriere fitosanitarie, come in Giappone, il che darebbe impulso a sviluppare nuova produzione nella Penisola”.

Intanto dal mercato, sia italiano che internazionale, arriva l’impulso ad aumentare la produzione del kiwi giallo che fino a oggi è di gran lunga deficitaria rispetto alla domanda. “Si stima che la produzione nazionale di kiwi a polpa gialla nel 2017 si sia aggirata intorno alle 35mila tons, di cui Jingold rappresenta circa 1/3 -afferma Moreno Armuzzi, marketing & sales manager Jingold, la business unit del Consorzio Kiwigold che ha l’esclusiva mondiale per la produzione e la commercializzazione del kiwi giallo Jintao-. Senza dubbio ci aspettiamo un aumento produttivo continuo nei prossimi anni, come Jingold prevediamo un +30% già dalla prossima stagione.

La maggior parte delle vendite della varietà a polpa gialla si concentra in Europa, ma con una crescita costante anche dei mercati oltremare. “Al momento -prosegue Armuzzi- il brand Jingold è presente nei 5 continenti in particolar modo in Asia dove già da diversi anni le nostre varietà di kiwi, Jingold, Jingold Green, Jingold Organic e Jingold Bliss (un kiwi verde extra dolce) sono largamente diffuse grazie al marchio Jingold. Forti aumenti di vendita si sono riscontrati negli ultimi anni anche in Nord America, Brasile e Australia. Il nostro obiettivo è quello di essere riconosciuti a livello mondiale come gli specialisti del kiwi. Per permettere di trovare Jingold tutto l’anno abbiamo partner produttivi sia in Cile (dove abbiamo anche un ufficio tecnico per monitorare le produzioni e rimanere a supporto dei nostri partner) che in Argentina. Stiamo inoltre valutando lo sviluppo in altre aree strategiche”.

 

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