Fresco, arriva sul mercato l’olio espresso

Grazie all'acceleratore sviluppato da Metro, la start up calabrese, che ha creato il primo mini frantoio per produrre olio fai-da-te personalizzato, ha iniziato i primi test nei ristoranti di Milano e Berlino. A marzo il lancio del prodotto

Eva, il mini frantoio domestico sviluppato dalla start up Fresco, produce olio in 20 minuti

Metro Accelerator, l’acceleratore ideato da Metro con sede a Berlino, che sviluppa start up innovative al servizio dell’Horeca, ha selezionato Fresco, conosciuta come la “Nespresso dell’olio d’oliva”, come unica azienda italiana tra le 10 più innovative per il programma 2018-2019. La giovane realtà nata in Calabria ha lanciato il primo elettrodomestico da cucina per produrre olio d’oliva fresco spremuto al momento.

Bastano 20 minuti per produrre 150 ml di olio extravergine

Antonio Pagliaro, fondatore e ceo della start up Fresco
Antonio Pagliaro, fondatore e ceo di Fresco

Fresco, sede legale a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, e operativa a Cosenza, già vincitrice del premio Best Food Experience a Seeds&Chips, ha brevettato un mini frantoio, Eva, circa 28 cm di diametro e 30 cm in altezza. La macchina spreme polpe di oliva denocciolate di differenti cultivar e abbattute con rapido procedimento di raffreddamento a poche ore dalla raccolta. In poco tempo permette di ottenere un olio fatto in casa.

Bastano 20 minuti, infatti, per produrre 150 ml di olio extravergine. Il chip Rfid, presente sulla busta, setta in automatico i parametri di lavorazione in base alla cultivar utilizzata. Ogni cultivar si comporta diversamente e la macchina capisce come si deve comportare. Grazie a Metro Accelerator, Fresco ha iniziato la propria avventura presso una serie di professionisti Horeca nelle città di Milano e Berlino, che testeranno il prodotto e aiuteranno ad affinare il modello di business creato.

Dall’olio al lime a quello al cacao: il prodotto diventa personalizzato e strumento di valorizzazione del ristorante

“Il brand cambierà a breve – comunica  il fondatore e ceo Antonio Pagliaro, poco più che trentenne –: avrà un appeal più internazionale e tecnologico, sarà Hi Fresco.  Il percorso  prevedeva due step: il primo la customer interview, il secondo il feedback per la partecipazione alla fornitura per provare la tecnologia. A Milano siamo già al secondo passaggio. Qui abbiamo incontrato una dozzina di ristoranti, messi a disposizione da Metro.

Gli chef lo hanno giudicato uno strumento utile per valorizzare i piatti: l’uso è personalizzato, non solo permette di scegliere le cultivar, ma alle polpe si possono aggiungere aromi diversi, lime, fragole, fino a creare l’olio aromatizzato al cacao. Il sottoprodotto diventa poi paté di olive fresco. E con gli chef partner abbiamo sviluppato alcune ricette.

La macchina sarà utilizzata utilizzata anche per polpe di frutta e vegetali, per produrre smoothie, shake, zuppe e vellutate

Fresco è una macchina al servizio degli chef, che lavora anche polpe di frutta e verdura
Fresco è una macchina versatile, che lavora anche polpe di frutta e verdura

Un altro risultato emerso da questo percorso per uno sviluppo di prodotto – continua – è l’idea di  utilizzarlo anche per polpe di frutta e vegetali. Dunque smoothie, shake, ma anche zuppe, creme e vellutate. O anche polpa di pomodoro arricchita di prodotti tipici come Cipolla Rossa di Tropea e peperoncino di  Soverato. Eva è così intelligente che riconosce cosa stai inserendo e si setta per lavorare la frutta o la verdura. Abbiamo cominciato a lavorare a questa nuova linea più pensata per il privato che per la ristorazione. E abbiamo verificato che anche a Berlino c’è voglia di provare questa declinazione d’uso”.

Sono le start up a pilotare la foodtech revolution, ma per farle decollare serve l’esperienza di grandi aziende che fanno da incubatori.  Come Metro, che quattro anni fa ha dato vita all’acceleratore che seleziona start up di tutto il mondo. E che quest’anno per la prima volta ha individuato una realtà italiana. “Lo scambio continuo e diretto con start up innovative ci consente di avere uno sguardo più ampio circa le necessità ed essere più ricettivi rispetto ai cambiamenti, che prevediamo daranno nuovo slancio al settore dell’ospitalità – ha commentato Sylvia Dudek, Program Director di Metro Accelerator – In cambio, offriamo ai team il potenziale accesso ai nostri 21 milioni di ristoratori all’ingrosso e a una vasta rete di contatti che le start-up difficilmente possono trovare altrove”.

Eva intercetta la domanda crescente di customizzazione dei prodotti e sarà sul mercato dal prossimo marzo

Eva intercetta la domanda crescente di customizzazione dei prodotti. Sarà commercializzata da marzo a circa 900 euro per la ristorazione, ma con possibilità di averla in abbonamento. “Per i privati, lanceremo una campagna di pre-ordini visto che per quest’anno abbiamo una capacità di produzione limitata” sottolinea Pagliaro.

Prima del lancio prodotto, a metà febbraio, ci sarà la prossima tappa del percorso di accelerazione, il Demo Day di Berlino, dove le 10 start-up selezionate presenteranno le loro soluzioni ai potenziali investitori da tutto il mondo.  “L’accelerazione di Metro ci ha dato un accompagnamento continuo di professionisti che aiutano a definire strategie di marketing, come raccontare il prodotto, supporto tecnico e logistico – conclude Pagliaro –. Ci ha permesso di crescere”.

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