Più flessibilità ma nessuna rinazionalizzazione nella nuova Pac

Lo hanno chiesto ieri i deputati europei con un rapporto che descrive le linee che dovrebbe seguire la modernizzazione della Pac

Gli Stati membri dell’Ue dovrebbero essere in grado di applicare la Pac in modo più flessibile, in base alle proprie esigenze, ma senza rinazionalizzazione, in quanto potrebbe falsare la concorrenza nel mercato unico. Lo hanno chiesto ieri i deputati europei attraverso un rapporto che descrive come dovrebbe essere la  modernizzazione della Pac post 2020.

 

Il bilancio Pac da mantenere

Gli eurodeputati hanno sottolineato la necessità di una politica integrata a livello dell’Unione e di mantenere l’attuale livello di fondi, affinché si possa assicurare la qualità del cibo, la certezza delle entrate per gli agricoltori e allo stesso tempo affrontare il cambiamento climatico.

Oltre a consentire alle aziende agricole dell’Ue di continuare a produrre alimenti sicuri e di qualità a prezzi accessibili, la futura Pac dovrebbe renderli anche più sostenibili da un punto di vista ambientale e pienamente integrati nell’economia circolare. Dovrebbe infatti promuovere l’innovazione, la ricerca e le pratiche agricole intelligenti, sostengono gli eurodeputati.

 

No a tagli al settore agricolo

I parlamentari europei hanno quindi rifiutato la proposta di tagli nel settore agricolo. I tagli al bilancio colpirebbero la competitività, metterebbero in pericolo le entrate degli agricoltori e soffocherebbero l’innovazione. Il relatore del rapporto, l’italiano Herbert Dorfmann (Partito popolare europeo), ha dichiarato in plenaria che una diminuzione del bilancio dovuto alla Brexit non deve essere pagata dagli agricoltori. La prima cosa è considerare che tipo di agricoltura vogliamo in Europa, ha detto Dorfmann: “Penso che dovremmo avere un’agricoltura a conduzione familiare, sostenibile, innovativa, che sia attraente per i giovani”.

La relazione è una risposta alla comunicazione della Commissione europea e precede la proposta sulla riforma della Pac, attesa il 1° giugno 2018.

 

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