Corallo, il nuovo melone Orto di Eleonora che profuma di Sardegna

Presentato a Fruit Logistica, ha una polpa color arancione, che richiama il prezioso “oro rosso” dei fondali dell’Isola: gusto dolce e maggiore shelf-life

Il melone Corallo, dal colore arancione intenso, uno dei vincitori della medaglia d'oro. E' stato lanciato quest'anno con il marchio Orto di Eleonora
Il melone Corallo Orto di Eleonora

Si chiama Corallo perché la polpa color arancione richiama il prezioso “oro rosso” che colora gli splendidi fondali della Sardegna. Tra i suoi plus l’alto grado Brix e la maggiore shelf-life. Presentato a Fruit Logistica dalla Op agricola Campidanese, sarà lanciato in grande stile quest’anno con il marchio L’Orto di Eleonora.

Ha il sapore di un Piel de Sapo e di uno Charentais, 16-17 gradi Brix e si conserva fino a venti giorni

Corallo è un melone tipologia Piel de Sapo, ma frutto di incroci. Ha una polpa soda, consistente e dal cuore color corallo. È stato testato lo scorso anno a livello locale, in Sardegna, dove i consumatori hanno potuto  provarlo, ma il prodotto è stato mandato ai buyer della gdo. Ora si appresta al lancio in grande stile.   

“È un frutto dal gusto unico, accattivante – racconta Salvatore Lotta direttore commerciale della Op agricola Campidanese conosciuta con il marchio L’Orto di Eleonora –. Essendo frutto di incroci, ha il sapore di un Piel de Sapo e di uno Charentais. La polpa arancione assomiglia a quella del melone mantovano.

La shelf-life – precisa – è di circa 20 giorni, rispetto a una media di 4-5 giorni di un melone tradizionale o di 10 giorni di uno Charentais. Arriva a 16-17 gradi Brix, rimane liscio ed è stabile nel gusto, che è piacevole. Si sposa bene anche con antipasti, anche pesce. Faremo qualcosa con gli chef”.

L’Orto di Eleonora propone  prodotti per nuove tendenze. L’incrocio è stato fatto da Intersemillas, azienda sementiera  spagnola. “La stagione va da maggio a settembre-ottobre. Abbiamo la produzione in esclusiva per l’Italia: viene coltivato in Sardegna e Sicilia, con lotta integrata.

Entro il 2022 puntiamo a residuo zero, come per anguria e carciofo.  Il primo anno faremo 40 ettari, 20 mila quintali di meloni. Il prezzo al pubblico sarà intorno a 1,50 euro/Kg”.

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