Condifresco: “Movimentiamo il reparto con espositori disruptive” #vocidellortofrutta

Sono a forma di camioncino e carretto del gelato gli ultimi proposti dal brand per valorizzare le specialità di aglio, cipolla e scalogno, come racconta il manager Davide Marangoni. “Fanno aumentare del 15% i volumi”

Espositori Condifresco a forma di carretto del gelato per valorizzare aglio, cipolla e scalogno
Espositori Condifresco a forma di carretto del gelato

L’Aglio Polesano Dop, l’aglione della Val di Chiana Slow Food, l’aglio nero biologico, la Cipolla di Tropea Igp, la cipolla di Margherita Igp, la cipolla di Giarratana Slow Food, la cipolla di Certaldo Slow Food, la vera di cipolla di Acquaviva delle Fonti Slow Food, lo scalogno della Romagna Igp, lo scalogno nero. Sono solo alcune delle specialità proposte da Condifresco, Gruppo Condichef, che ha il core business in aglio, cipolla e scalogno di cui controlla le filiere. Con spirito disruptive ha lanciato degli espositori a forma di camioncino o carretto del gelato per movimentare il reparto e accolti da alcune delle insegne più innovative, spiega Davide Marangoni, manager di Condifresco.

Quali sono i numeri di Condifresco?

Condifresco nasce nel 2008, con catena di approvvigionamento in Italia. Fa parte del gruppo francese Condichef che ha 11 stabilimenti di cui uno in Italia a Verona. Facciamo capo a due Op, una che produce 100% aglio e l’altra 100% prodotti bio come carote, cipolle, patate, finocchi, zucchine per un totale di 500 ettari. Il core business è rappresentato da aglio, cipolla e scalogno. Abbiamo anche altre gamme, importiamo per esempio zenzero da società affiliate, che condividono un percorso ecosolidale.

Qual è il posizionamento?

Espositori Condifresco camioncino a forma di camioncino in un'insegna
Espositori Condifresco a forma di camioncino

Il posizionamento è di alta gamma. I prodotti più venduti come volumi sono cipolle e aglio, usciamo con questi anche come pl. Proponiamo anche prodotti Slow Food che nessuno conosceva portandoli nella gdo, prima in Carrefour e poi in Esselunga e Pam. Quindi il bio, abbiamo lanciato i prodotti fermentati, cipolla, scalogno. Per l’aglio abbiamo una partnership con Nero Fermento di Ferrara. È un prodotto di nicchia, bio: lo abbiamo proposto con pack compostabile nell’acqua, oggi per i costi anche in plastica. Arriva in Carrefour, Natura Sì, Despar.

Altri prodotti di nicchia?

Il finger lime, siciliano, lo abbiamo portato in gdo. La sua bellezza è data dai vari colori, rosa, bianco, verde. Per problemi climatici quest’anno non avevamo volumi: era disponibile di una sola tipologia e non l’abbiamo proposto. Ce lo chiede la Svizzera e una catena su Roma orientata all’innovazione.

Che feedback avete da Sunions, la cipolla che non fa lacrimare?

Il risultato di anni di ricerca di Basf. Sta andando molto bene, la commercializzazione avviene in un periodo di controstagione rispetto alla Cipolla di Tropea: da novembre ad aprile anziché da aprile a settembre. È capita dal consumatore, noi poi creiamo delle brochure e in Francia facciamo espositori a tema di 200 kg solo di cipolla: solo lì si può fare, nessun buyer italiano prenderebbe un blocco di cipolle neanche per 100 kg.

Recentemente però avete lanciato degli espositori originali per aglio, cipolla e scalogno per alcune insegne italiane.

Il reparto si vivacizza con gli espositori di Condifresco a forma di carretto per gelati
Il reparto si vivacizza

 

Sì, sono espositori a forma di camioncino in legno con colori naturali ad acqua. Piaceva dare l’idea del furgonicino che movimenta il reparto. A seguire manderemo come espositori anche dei carretti del gelato sempre per gli stessi prodotti. Per ora si trovano in due catene, in Centro Italia e in Campania, sono Cedigros e Multicedi. Aiutano a movimentare e attirare l’attenzione, danno un tocco di stravaganza, sono disruptive. Il consumatore trova prodotti come l’Aglio polesano Dop, l’aglio nero, tutte specialità che danno appeal.

C’è un ritorno di questo investimento?

Stimiamo un +15% di aumento di vendite a volume. Per noi è un costo extra perché li diamo gratuitamente: ci costa 5 volte di più il costo del trasporto e il prezzo non cambia. A Pasqua abbiamo mandato a Cedigross espositori a forma di pulcino. Con Carrefour ne proponiamo di originali in base a eventi, l’abbiamo fatto con il torchio a settembre, per la Coppa del mondo, le Olimpiadi. La problematica è trovare il buyer che ci crede e ha voglia di movimentare.

Aglio e cipolla sono due superfood, ma andrebbe spiegato. L’Associazione nutrizionisti tra i carrelli sta coinvolgendo Coralis per un progetto di valorizzazione del reparto.

Aglio, cipolla e scalogno sono le specialità di Condifresco
Aglio, cipolla e scalogno sono il core business di Condifresco

Il problema è la difficoltà a trovare il buyer che voglia investire su questo. Sono spesso presi da altri problemi, il competitor, il discount, togliere referenze per non fare confusione, abbassare la battuta di cassa: a volte è demotivante. Facciamo un po’ di comunicazione sul punto di vendita con Natura Sì con l’aglio nero: spieghiamo che è un healthy food ed è italiano. Oggi l’80-90% dell’aglio nero è spagnolo.

Altri brand, come Citrus, hanno dimostrato che si può collaborare per esempio con Fondazione Veronesi per progetti di comunicazione in chiave salutistica.

Sarebbe interessante. Noi poi siamo Società Benefit e stiamo facendo l’assesment per la B Corp. Il bio vale il 50% della nostra produzione. Abbiamo da due tre anni il residuo zero per aglio, cipolla e scalogno certificati da Dnv. Tra i primi abbiamo utilizzato la carta di Inkarta ma i grossi retailer preferiscono la plastica, meno costosa. Con la carta siamo in Italia presso Rossetto a Verona e in un’insegna in Sardegna.

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