Corrono le vendite di frutta secca

different nuts to prepare and eat

Il mercato della frutta secca e disidratata continua ad avanzare. Lo sottolinea Nucis Italia, l’associazione delle principali aziende del settore che riporta i dati Iri Infoscan Census (che include tutti i punti vendita a libero servizio superiori a 100mq nei canali Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo) nell’anno che termina a giugno 2016: vendite per 625 milioni di euro (+9,4% rispetto all’anno precedente) a valore e 52.460 tonnellate (+4,4%) a volume.

Un trend molto positivo che riflette l’affermarsi di nuove modalità e occasioni di consumo, a cominciare dal fuori casa, nuove categorie di consumatori e un’offerta incomparabilmente più varia e diversificata rispetto a pochi anni fa.

Il consumo medio pro capite in Italia è di 1,5 kg complessivi, inferiore alla media europea e ben lontano da paesi come Usa, Regno Unito, Germania e Francia. Ciò significa che esistono ancora margini di crescita nel nostro paese.

Sempre secondo i dati Iri brillano i segmenti della frutta sgusciata (con le mandorle in crescita del 16,8% a valore e 1,5% a volume), frutta essiccata ed esotica (rispettivamente +19,7% e +8,4%), prugne denocciolate e pistacchi.

Mandorle, uva sultanina, pistacchi, noci e nocciole sono i prodotti più ricercati e tra le occasioni di consumo, secondo recenti stime, primeggiano con il 32% l’aperitivo/happy hour, che vede dominare arachidi, mandorle e semi tostati.

Nucis Italia negli ultimi anni ha cercato di sensibilizzare i consumatori sulle proprietà della frutta secca attraverso il progetto “Frutta Secca è Benessere” che ha coinvolto circa 1.500 tra medici nutrizionisti, specialisti in scienza dell’alimentazione e medici dello sport, e orientato oggi a promuovere una serie di iniziative destinate al target sportivi e ragazzi.

 

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