Andamento prezzi ortofrutta in Italia al 25 settembre 2017

Rallenta la domanda delle pere, mentre le mele e l'uva registrano quotazioni che non si vedevano da tempo, ecco come sono andati i prezzi dell'ortofrutta nell'ultima settimana in Italia

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 25 settembre 2017.

Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia in PDF cliccando qui

Cicorie e Radicchi. Prezzi in calo

Con il calo delle temperature e l’ingresso nella stagione autunnale i quantitativi disponibili stanno aumentando parallelamente all’aumento della qualità del prodotto. Probabilmente si andrà verso ulteriori riduzioni di prezzo.

Mele. Prezzi in aumento

Prosegue la raccolta nelle varie zone produttive sia in pianura che nella bassa montagna. Le quotazioni sono ancora in leggero aumento per quanto riguarda il Golden sia di questo anno che dell’anno passato e si sta andando verso i prezzi più elevati degli ultimi anni. Situazione stabile per il prodotto di pianura sino ad ora raccolto, rimarcando ancora la riduzione dei calibri medi dei frutti.

Pere. Prezzi in leggero calo

Ad esclusione della Max Red Bartlett (William rossa) la cui produzione è stata limitata e le cui quotazioni sono particolarmente alte, per tutte le altre varietà si osserva una leggera contrazione di prezzo dovuta ad un rallentamento della domanda. In questo periodo dell’anno, in cui l’offerta è composta da prodotto ad un grado di maturazione molto variabile, il consumatore risulta spesso disorientato.

Pesche. Prezzi in leggero aumento

Con il quasi esaurimento dell’offerta di prodotto tardivo centro settentrionale, è rimasto sul mercato quasi esclusivamente prodotto siciliano di qualità elevata. Anche se la vendita è stata lenta, le quotazioni si mantengono relativamente elevate. Si riscontra un maggiore orientamento della domanda verso la nettarina.

Pomodori. Prezzi in aumento

A causa del forte calo della produzione centro settentrionale non ancora controbilanciato dal prodotto proveniente dalle regioni meridionali, le quotazioni sono in rialzo per tutte le tipologie. Particolarmente elevato risulta l’incremento per il pomodoro cuore di bue. Aumento di prezzo anche per il pomodoro rosso a grappolo, determinato dall’aumento del prezzo in Olanda.

Susine. Prezzi stabili

Il livello della domanda è medio alto, con qualità del prodotto ancora buona e prezzi che si mantengono medio alti. Cominciano a scarseggiare alcune varietà quali Stanley e T.C. Sun.

Uva da tavola. Prezzi in aumento

Nonostante le vendite siano ancora poco elevate, si osserva un discreto incremento delle quotazioni che ha portato i prezzi su livelli superiori alla media degli ultimi anni. Un dato interessante è che si osservano degli incrementi di quotazione anche per il prodotto di qualità inferiore. Come anche negli ultimi anni, si riscontra un elevato interesse per le uve senza semi.

Zucchine. Prezzi in aumento

Anche per questa produzione il calo produttivo nelle aree centro settentrionali non è stato ancora completamente bilanciato. I problemi causati dall’estendersi degli attacchi virali alle colture sembrano ancora non essere risolti. Risultano invariate le quotazioni di alcune tipologie quali le zucchine chiare e le zucchine a botticella.

Immagine di apertura: CC0 License

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