L’export di ortofrutta cresce in valore ma non nei volumi nel primo semestre 2017

Nei primi sei mesi dell’anno l’Italia ha esportato circa 2 milioni di tonnellate di prodotti per un valore di 2,3 miliardi di euro.

Nel primo semestre 2017 si è esportato di meno ma a prezzi più alti. L’export di ortofrutta italiana ha continuato a mostrare un trend positivo  in termini di valore, ma non di volumi. Secondo l’elaborazione di Fruitimprese su dati Istat calano del 6,8% i volumi sui mercati spediti oltre-confine, ma cresce del 3,1% il loro valore. Nei primi sei mesi dell’anno l’Italia ha esportato circa 2 milioni di tonnellate di prodotti per un valore di 2,3 miliardi di euro.

Il saldo positivo, pari a di circa 357 milioni di euro risulta però inferiore dell’8,2% rispetto a quello dello stesso periodo del 2016. Nonostante la flessione del saldo import-export spiccano gli incrementi della frutta fresca (+6,6%), dei legumi e degli ortaggi (+4,3%). In calo invece agrumi(-15%) e frutta secca (-8%).

Aumentano le importazioni, soprattutto di agrumi

Sul fronte import si registra una crescita sia in volume (9,1%) che in valore (5,5%). E’ in forte crescita in valore l’import di agrumi, con un rimbalzo del 43,2% in valore rispetto ai primi 6 mesi del 2016 e un incremento in volume del 62,8%. Il valore delle importazioni di legumi e ortaggi, frutta secca e frutta tropicale aumentano del 10%.

Per quanto riguarda i volumi sono in crescita, oltre agli agrumi, le importazioni di frutta fresca (12,8%),  frutta secca (6,6%) e  frutta tropicale (9,5%); segno negativo per gli ortaggi (-3,3%).

Suglia, vice-presidente Fruitimprese: “Grande  dinamismo nonostante le difficoltà”

Positivo il commento di Giacomo Suglia, vicepresidente nazionale di Fruitimprese, sui risultati dell’export di ortofrutta del nostro Paese: “I numeri del primo semestre dell’anno in corso confermano la grande professionalità del sistema ortofrutta Italia e delle sue imprese. Pur avendo ridotto le quantità esportate di 141mila tonnellate abbiamo aumentato il valore di 70 milioni di euro. Le imprese produttive e commerciali del comparto – nonostante le difficoltà legate all’embargo russo e alla turbolenza di molti mercati come quelli del nord Africa – dimostrano ancora una volta il loro dinamismo nella sfida della globalizzazione.

Giacomo Suglia vice-presidente di Fruitimprese

“Siamo convinti – ha aggiunto Suglia – che ci sia un grande spazio di crescita per la nostra ortofrutta sui mercati mondiali. Siamo pronti a cogliere tutte le opportunità grazie alla qualità dei nostri prodotti: l’ortofrutta rappresenta uno dei pilastri del made in Italy e chiediamo al sistema Paese il supporto indispensabile nell’apertura di nuove relazioni internazionali e nel superamento delle barriere doganali che ancora ostacolano il nostro export su molti importanti mercati”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome