L’inflazione resta stabile a gennaio

Nessuna corsa dell’inflazione in Italia: la conferma arriva dai dati provvisori per il mese di gennaio 2014 diffusi dall’Istat, che registrano un aumento dei prezzi stabile al +0,7% rispetto al gennaio 2013,. La crescita è perciò allineata con quella dei due mesi precedenti e d è ancora influenzata dalla diminuzione dei beni energetici, in calo del -2,2% su base annua.  Al netto di questo effetto l’Istat attesta un’inflazione stabile all’1,0%.

Questi numeri non piacciono però a Federdistribuzione: “Anche la prolungata debolezza della dinamica dei prezzi è un segnale delle difficoltà che sta attraversando il Paese, incapace di uscire con decisione dalla crisi – ha commentato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione –. I redditi delle famiglie continuano a diminuire, l’incertezza sul futuro politico ed economico non si attenua e le riforme strutturali stentano a decollare: tutto ciò crea sfiducia in consumatori e imprese, riduce la propensione all’acquisto e all’investimento e determina un ormai cronico calo dei consumi che rende impossibile qualsiasi aumento dei prezzi, obbligando le imprese ad assorbire anche fattori esogeni al rialzo come è stato il caso del recente aumento dell’Iva, con ciò compromettendo gravemente la propria redditività”.

“Non ci stancheremo mai di ripetere che il punto centrale per la crescita è ridare fiato ai consumi – ha aggiunto il presidente di Federdistribuzione – restituendo potere d’acquisto alle famiglie e realizzando quelle riforme in grado di ridare competitività ed efficienza al sistema d’imprese. Per questo riteniamo sia di grande rilevanza la concreta realizzazione del progetto di “Destinazione Italia”, un insieme di misure finalizzate a restituire attrattività  per gli investimenti di aziende italiane e straniere, intervenendo sui ritardi strutturali che gravano sul nostro Paese e introducendo più concorrenza, libertà d’impresa ed efficienza nella Pubblica amministrazione”.

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