L’asparago peruviano pioniere in Cina

L’asparago peruviano sbarca in Cina grazie alla recente firma dell’accordo bilaterale tra i due Paesi arrivato nel corso del 2015 che ha dato il via libera all’export verso questo mercato.

Il pioniere. A fare da apripista per tutte le aziende del comparto, sará Danper, una delle piú grandi aziende agricole del Perú specializzata nella produzione di asparagi, carciofi, avocadi e frutti piccoli con base a Trujillo, circa 500 chilometri a nord di Lima grazie ad una partnership con due importatori locali di Hong Kong e Shanghai.

Lo rivela il suo responsabile commerciale Cristina Albuquerque nel corso della visita agli impianti di produzione programmata da Adex per Expoalimentaria 2015, la fiera di Lima dedicata al nsettore Agroalimentare che lo scorso anno ha vinto il premio peruviano per la creativitá imprenditoriale.

I primi container saranno in partenza tra ottobre e novembre e permetteranno di fare un primo test del mercato cinese ma le aspettative dell’azienda sono quelle di una crescita veloce nel breve periodo.

Le spedizioni. «Inizieremo con lo spedire circa il 3-4% del totale della produzione  – spiega Cristina Albuquerque, senior comercial officer dell’azienda che ogni anno fattura circa 140 milioni di euro – ma contiamo di arrivare anche al 15-20% nel giro di cinque anni. Sarebbe un grande risultato che, in termini di volumi, riguarderebbe circa un milione di casse. Manderemo prodotti Premium che anche perché sono gli unici chne si conformano agli strungenti standard imposti dal protocollo con la Cina che ha deciso di aprirci le porte dopo accurate visite da parte dei suoi ispettori ai nostri impianti».

La produzione. Intanto nei campi di Trujillo é appena iniziata la raccolta e la produzione complessivamente attesa dall’azienda per il 2015 é di circa 5mila tonnellate con un flusso all’interno del principale stabilimento di confezionamento pari a circa 125 tonnellate al giorno.

L’accordo con la Cina offre ai produttori e agli esportatori peruviani a grandi opportunitá commerciali. Si tratta di una bocata d’aria fresca per un comparto che, di default,  subisce pesantemente l’alta volatilitá dei prezzi che impedisce adeguati rientri ai produttori. Volatilitá in parte determinata dal veloce cambiamento climático che sta interessando queste aree destinate ad un’ineluttabile tropicalizzazione. Per questo motivo il trend produttivo registrato negli ultimi anni é stato di sostanziale stabilitá a fronte di una domanda di asparago crescente.

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