F&V Retail tour, tutte le novità nella Gdo londinese

Escluso il recente sbarco delle italiane Abate fetel emiliano-romagnole nelle principali catene della gdo londinese come Lidl, Sainsbury’s, Asda e Waitrose una delle cose che balzano all’occhio per prima sugli scaffali è una sostanziale carenza di prodotti ortofrutticoli italiani. Sono in aumento quelli provenienti dal nord Africa e da altri colossi produttivi, come ad esempio il Sud. Africa che anche sulle Abate fetel, prodotto tipico emiliano-romagnolo, ha iniziato (sia pure in controstagione) una forte attività di competizione anche a seguito dell’annuncio fatto durante l’ultima edizione di Macfrut di volere investire massicciamente in questa cultivar con l’obiettivo, nel giro di pochi anni, di arrivare a dedicargli il 10% del totale della produzione di pere del Paese.

 ABATE FETEL

Provengono infatti dalle coltivazioni di Città del Capo le varietà di Abate Fetel che abbiamo trovato nel corso del retail tour organizzato dall’edizione 2016 del London Produce Show appena terminata, sugli scaffali di Sainsbury’s. Rispetto alle nostrane si tratta però di un prodotto dal calibro più piccolo e con una colorazione leggermente più chiara.

Lidl lavora per distaccarsi dall’immaginario di discount, che presenta degli store ingentiliti e certamente più vicini al concept dei supermercati di quelli italiani. Tra le strategie per affrancarsi c’è quella di creare un settore deluxe, anche se non propriamente nel reparto dell’ortofrutta, che sta registrando incrementi del 65% nel giro di 24 mesi.

LIDLS 2LIDL

“Il settore del retail londinese – ci spiega Germano Fabiani, responsabile categoria frutta di Coop Italia – è un vero e proprio festival della segmentazione e della profondità di assortimenti. In questo senso Lidl si sta adattando all’ambiente e, oggi non può essere considerato più un semplice hard discount ma un vero e proprio supermercato. Il suo vantaggio è quello di riuscire a rimanere comunque competitivo sul prezzo anche se sceglie di darsi maggiore taglio di servizio attraverso una maggiore segmentazione e un assortimento più approfondito”

  WAITROSE 5WAITROSE 1

Tra le novità emergenti negli store frutta e verdura nella gdo londinese, la nuova linea Waitrose dedicata ai prodotti F&V premium a marca privata lanciata tre settimane fa. Si chiama “Waitrose 1, the very best of Waiterose” ed è accompagnata ad una comunicazione sul packaging che tende a caratterizzare il prodotto con indicazioni facili e veloci accompagnate da un design minimale. Come nel caso dei “Pink choice” riferiti ai pomodori a grappolo provenienti dall’Isola di Wight oppure dei “Red Choice” del West Sussex, i San Marzano prodotti nello Yorkshire – immancabili a Londra, un assortimento ricchissimo di berries tutte con soluzioni di vendita “ready to go”.

 WAITROSE 2

Quello che accomuna tutte le insegne londinesi è la spinta alla valorizzazione del prodotto nazionale con l’apposizione delle bandiere britanniche su packaging e sugli scaffali contenenti prodotti di origine nazionale. Il sostegno al “made in” viene realizzato anche attraverso le sponsorship nei confronti delle squadre sportive del Paese. Un connubio che, comunicativamente viene usato sempre più spesso anche nel nostro Paese per trasmettere i benefici di una dieta a base di frutta e verdura

 TESCO BRITISHTESCO BRITISH 2

Se convenience food è ormai un must nella distribuzione organizzata, a Londra sono in aumento i prodotti rivolti ai bambini che vengono proposti con packaging innovativi come, ad esempio, quello di Asda scelto per i pomodorini datterini e per i cetriolini pronti da mangiare che ricorda il secchiello per giocare con la sabbia.

SECCHIELLO 1SECCHIELLO 2

O ancora, sempre di Asda, le mini banane della linea Kids (“Yummi yellow bananas”) o le toffee apple di Sainsbury’s, le mele al forno caramellate da consumare sulla strada come un lecca-lecca grazie al comodo bastoncino che le sostiene.

 TOFEE APPLEBANANE KIDS

I prodotti ortofrutticoli sono genericamente premiati sugli scaffali londinesi con prezzi mediamente superiori a quelli che si riscontrano in quelli italiani ma, giusto per ragionare in termini di confronto, questo non accade per le patate (prodotto nazionale) che possono raggiungere quotazioni al di sotto delle tre sterline per sette chili e mezzo come nel caso dei sacchi formato famiglia di Asda. Altro prodotto sotto-prezzato sono proprio le banane che, ad esempio, da Aldi, vengono proposte a 68 pence al chilo.

 BANANEPATATE

Porta la marca di Aldi la linea Let’s eat dedicata alla frutta da mangiare “on the go” come le fette di anguria già tagliate e suddivise in tocchetti proposte in una confezione monoporzione di plastica trasparente e a forma di fetta di anguria.

 ANGURIA 1ANGURIA 2

Per le arance, Asda lancia un citrus kit da quattro frutti composto da una base (pack) di plastica che al suo centro ha uno spremiagrumi per potere realizzare succo fresco in qualsiasi situazione anche, ad esempio, durante l’orario di lavoro.

 ARANCE

Aumentano i prodotti egiziani e marocchini, come l’uva o i fagiolini di Iceland venduti nella linea premium Farmer’s market a 80 centesimi per la confezione da 220 grammi, nel primo caso e i pomodori plum (della stessa linea premium) venduti ad un euro nella confezione da 340g.

 UVA EGIZIANAPOMODORO MAROCCHINO

Tra le nuove varietà trovate sugli scaffali si registra il peperone Enjoya, caratterizzato da striature verticali gialle e arancioni sul tradizionale colore rosso. Asda lo propone in confezione singola evidenziando come l’assunzione di mezzo ortaggio rappresenta una parte di quei cinque prodotti ortofrutticoli al giorno raccomandati dall’Oms (One of five a day). 

PEPERONE 1PEPERONE 2 VERO

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