Fiere, nasce l’asse lombardo-veneto sull’ortofrutta

E’ stato siglato questa mattina, nel corso dell’ultima giornata di Fruit&Veg System, l’accordo tra Milano e Verona che rilancia con un colpo di scena last minute il discorso sulla necessità di una convergenza del settore ortofrutticolo su un unico evento fieristico che gli operatori reclamano da più tempo.

L’asse lombardo-veneto. Non è la prima volta che l’asse lombardo-veneto sperimenta una partnership fieristica dal momento che il tris di fiere Milano, Verona e Parma è già partner nella missione organizzata dall’Ice per l’export del made in Italy sul mercato Usa già sperimentato nel 2015 e pronto al bis anche per quest’anno con la partecipazione congiunta alle principali fiere del mercato statunitense in funzione del rilancio e sostegno all’internazionlizzazione del made in Italy.

“Vinitaly, Tuttofood e Cibus – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – hanno avviato un piano impegnativo sul mercato americano anche grazie ad un importante investimento del governo italiano che ha spinto verso questa direzione. Insieme parteciperemo alle più importaanti fiere agro-alimentari d’Oltreoceano quali, ad esempio, Fancy Food o Fmi. La sinergia, inoltre, è già stata rodata anche con Samoter e Trasportech”.

Il progetto. Dall’unione di intenti tra Milano e Verona nasce il nuovo brand “Fruit&Veg Innovation” che avrà cadenza annuale e sarà ospitato alternativamente a Milano e Verona. Nel 2017 il debutto è all’interno del milanese Tuttofood e il polo veronese metterà sul piatto oltre al format di mostra-evento Fruit&Veg anche un progetto legato al Vinitaly e alle eccellenze del vino con un concept di evento che punta sul fattore “educational”.

“Il nostro Paese ha un’eccellenza produttiva rappresentata dall’ortofrutta – spiega Corrado Peraboni, amministratore di Milano Fiera Spa – ed è giusto che abbia un suo momento fieristico. L’accordo di oggi deve essere considerato un primo passo che non è esclusivo di nessuno. E’ un segnale che Milano insieme ai colleghi di Verona ha voluto lanciare, senza volere escludere nessuno, per un’ipotesi di sinergia di sistema Paese”.

La politica. Dietro l’innovativa partnership – che fra l’altro debutterà negli stessi giorni decisi da Macfrut per anticipare il suo appuntamento annuale, ossia nella seconda settimana di maggio – potrebbe avere avuto un peso l’intervento, dietro le quinte del milanese ministro all’agricoltura Maurizio Martina.

“Al di là del fatto che Martina sia milanese – ha voluto precisare Maurizio Danese, nuovo presidente di Verona Fiere sollecitato sul punto dai giornalisti – ha sempre sostenuto che le fiere devono collaborare tra loro per aiutare l’internazionalizzazione del made in Italy e questo accordo tra due poli importanti come Milano e Verona rientra sicuramente nei suoi piani”.

Certo, l’auspicio del mondo produttivo, che brama la creazione di un evento fieristico unico, è che su di esso converga, a livello trasversale, tutta la squadra di governo interessata da questi temi: oltre al ministro all’agricoltura anche il ministero del lavoro, per capirci, e lo sviluppo economico) perché, come ha chiarito a margine della conferenza stampa Giacomo Suglia, presidente di Apeo, l’associazione degli esportatori pugliesi e vicepresidente di Fruitimprese: “per essere competivi sui mercati internazionali non basta solo arrivare compatti ma anche con delle condizioni interne che ci permettano di competere sui prezzi coi nostri maggiori competitor.

Serve, quindi, che il mondo della politica ci dia anche le gambe per camminare permettendoci di ridurre i costi dell’impresa agricola in Italia”.

Novità 2017. Intanto la prossima edizione di Fruit&Veg Innovation sarà calata in un contesto in cui gli operatori del business F&V riusciranno ad intercettare tutti i canali della commercializzazione dei propri prodotti. “Oltre all’import-export del fresco – ha precisato Giustina Li Gobbi, exhibition director di Tuttofood – le filiere dell’ortofrutta italiana potranno interfacciarsi direttamente con quei settori commerciali che fanno massivo approvvigionamento ortofrutticolo e che normalmente rimangono fuori dalle fiere di F&V. Si pensi ad esempio al settore dolciario o a tutto il canale Horeca. Abbiamo inoltre in programma per la prossima edizione di creare delle partnership che chiuderemo in questi giorni, con le più importanti realtà dell’E-commerce ortofrutticolo presenti in Italia al fine di completare, anche sul fronte innovativo e tecnologico, la gamma dei canali commerciali esistenti”.

“E’ innaturale – continua Mantovani – che oggi i nostri produttori debbano fare riferimento a fiere estere come la tedesca Fruit Logistica che usano piattaforme logistiche che sono lontane dai poli produttivi quando qui abbiamo delle eccellenze di prim’ordine come Verona e Milano. Dobbiamo organizzarci per puntare ai grandi mercati asiatici e, in genere globali, e dobbiamo farlo adesso per non rischiare di essere soppiantati da qualcun’altro come è successo sul mercao Russo dove abbiamo lasciato spazio all’Iran, ad esempio, che ha decuplicato l’export verso Mosca o al colosso cinese”.

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