Ortofrutta nella Gdo: qualità, sapore, numeri e tendenze

Lo scorso anno in Italia i consumi a valore dell’ortofrutta sono cresciuti dell’1,5%, rispetto al 2015, stiamo parlando di 8,27 milioni di tonnellate e una spesa totale di 13,7 miliardi di euro.

La Gdo, con il 62% della quota di mercato, è un canale fondamentale della vendita di queste categorie fresche, ed è sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. In particolare i supermercati veicolano il 35% dei volumi, i discount il 14%, gli ipermercati l’11% e le superette il 2%.

Le tendenze in atto nella Gdo per l’ortofrutta: qualità e sapore su tutti

Le tendenze in atto nella grande distribuzione organizzata portano a una maggiore differenziazione del prodotto e sempre di più si creano partnership tra le insegne e le aziende sementiere.

Si passa così dalla quantità ed estetica, driver fondamentali fino a pochi anni fa, alla qualità e sapore, al punto che quest’ultimo è valore da spendere soprattutto per le referenze a marchio.

Un lavoro che inizia dalle filiere, sempre più integrate con le insegne, anzi plasmate a loro immagine e somiglianza, pur senza arrivare a investimenti diretti che prevedano l’acquisto di terreni o macchinari.

Per capire come i principali marchi, Carrefour, Coop, Conad ed Esselunga si stanno muovendo leggete l’articolo di Simone Martarello su Gdoweek. Qui sotto invece le parole di Giuseppe Caprotti che immagina il futuro del retail sempre più legato alla freschezza dei prodotti.

 

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