Lo sprint del mercato biologico in Italia, cresce la Gdo

Cropped image of young woman pushing shopping cart in grocery store

Il 60% delle famiglie italiane ha acquistato frutta e verdura a marchio biologico almeno una volta nel 2016. Lo scorso anno i consumi di frutta e ortaggi freschi sono cresciuti a volume del +2,2% rispetto al 2015 (oltre 9 milioni di tonnellate vendute in tutti i canali, 152 kg pro capite consumati), un segnale incoraggiante rispetto ai trend negativi registrati negli ultimi anni.

È quanto emerge dall’analisi di Nomisma presentata in occasione di Macfrut Bio, sezione speciale della fiera internazionale dell’ortofrutta dedicata per la prima volta alla produzione naturale, con il patrocinio di Ccpb, ente di certificazione e controllo di prodotti biologici, per il Workshop “Il mercato dell’ortofrutta biologica in Italia e Germania”.

“Il biologico cresce a doppia cifra e da tempo non è più una nicchia: 8 italiani su 10 consumano bio – dichiara Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence Nomisma – L’ortofrutta fresca è la categoria che meglio esprime la chiave del successo del bio: crescono le vendite in Gdo (+28% nell’ultimo anno) e i consumatori apprezzano sicurezza e qualità delle produzioni. Ma la sicurezza non è il solo valore positivo: il bio infatti è la svolta della sostenibilità poiché è un contributo attivo per la preservazione dell’ambiente. La cultura del bio appassiona i consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell’impatto delle scelte alimentari”.

I consumi di bio nella Gdo +28%

Più in generale, lo scorso anno i consumi di frutta e ortaggi freschi sono cresciuti a volume del +2,2% rispetto al 2015 (oltre 9 milioni di tonnellate vendute in tutti i canali, 152 kg pro capite consumati). Anche la Germania ha visto crescere i consumi nell’ultimo anno (+1,3% e quasi 9 milioni di tonnellate di vendite, corrispondenti a 107 kg pro-capite).

All’interno del paniere ortofrutticolo, i dati Nielsen indicano che in Italia le vendite di ortofrutta bio a peso imposto (mese terminante marzo 2017) hanno raggiunto 147 milioni di euro nella sola Gdo, segnando un balzo del +28% rispetto all’anno precedente, a fronte di un +9% delle vendite di ortofrutta in generale.

Un confronto con il mercato bio in Germania

In Germania il biologico nel suo complesso ha dimensioni più rilevanti: 9,5 miliardi di euro le vendite bio (tutti i canali e tutte le categorie di prodotto) nel 2016, +10% rispetto al 2015; lo share del bio è pari al 5% sul totale delle vendite alimentari.

In generale, la domanda di alimenti a marchio biologico è cresciuta in entrambi i Paesi sia in termini di vendite che di famiglie acquirenti (in Italia il 77% ha acquistato almeno un prodotto bio nell’ultimo anno, contro il 74% rilevato da Nomisma lo scorso anno). In questo contesto i prodotti ortofrutticoli freschi si confermano la categoria su cui ricade il maggiore interesse da parte dei consumatori.

I risultati della Survey Nomisma-Macfrut Bio mostrano che il 60% delle famiglie italiane ha acquistato frutta e verdura a marchio biologico in almeno una occasione nel 2016 (63% la consumer base per la frutta fresca bio, 62% per verdure ed ortaggi freschi, 32% verdura IV gamma e 5% frutta IV gamma).

L’ortofrutta fresca bio è la categoria con il maggiore numero di famiglie acquirenti, superando molti prodotti di largo consumo bio, tra gli altri, olio extra-vergine d’oliva (52%), uova (50%) e yogurt (42%).

Biologico acquistato da famiglie con bambini

Tra i fattori che spingono in alto l’interesse verso il bio vi sono reddito e istruzione. L’interesse per l’ortofrutta fresca bio, poi, è più forte anche in funzione degli stili alimentari: il ricorso al bio sale all’84% nei vegetariani e nell’83% tra i vegani, tra chi segue la dieta macrobiotica la quota è superiore al 90%.

Anche nei nuclei con figli di età inferiore a 12 anni l’interesse per l’ortofrutta fresca bio è più alto: le famiglie acquirenti in questo segmento sale al 72% contro il 56% delle famiglie senza figli conviventi o con figli già adolescenti.

Tra i consumatori il 64% è frequent user, mangia frutta e verdura ogni giorno o quasi (28%) o almeno una volta a settimana (36%), selezionandola soprattutto in base alla stagionalità (30% indica questo fattore come principale tra i criteri di scelta dell’ortofrutta bio) e all’origine italiana (28%).

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