Nicofruit lancia una linea di confezionamento hi-tech

L’obiettivo è quello di creare una linea di confezionamento di ultima generazione grazie all’acquisizione di pesatrici di precisione di ultima generazione che permetteranno risparmi di tempo e denaro. Risparmi che serviranno ad ottimizzare la fase di packaging e accrescere la propria presenza sia nella Gdo che nel canale dei mercati all’ingrosso.

È questo il piano di Nicofruit, cooperativa ortofrutticola lucana di circa 200 ettari, che nell’accordo odierno con la multinazionale Marco Ltd leader a livello europeo nel settore del confezionamento, trova il primo dei sui step.

Il progetto. «La partnership – spiega Alessandro Tristano, direttore generale di Nicofruit – ci permetterà di realizzare una linea di confezionamento di ultima generazione adatta ai frutti più delicati come la fragola o l’uva. Abbiamo acquistato da Marco, infatti, delle pesatrici di alta precisione che ci permetteranno offrire ai buyer un prodotto certificato per il peso ma anche di risparmiare risorse nella fase di confezionamento. Stimiamo circa il 10% in meno di prodotto sprecato e circa il 20% di tempo per ogni confezione».

La nuova linea di confezionamento multiuso confezionerà vaschette e cestini attraverso un complesso sistema di pallettizzatori, macchinari per l’imballaggio e postazioni di confezionamento che la colloca fra le strutture di imballaggio più innovative e moderne d’Italia.

La tecnologia. «Dopo attente considerazioni – si legge in una nota di Marco Ltd – è stato realizzato un progetto di confezionamento su misura dotato di un sistema a quattro nastri trasportatori affiancato da bilance che funzionerà con il premiato Modulo di Controllo del Rendimento (YCM) di Marco».

Le pesatrici dell’innovativa linea di confezionamento sono in grado di comunicare all’addetto il numero di frutti in eccesso rispetto al peso programmato. Delle freccette luminose verdi o rosse diranno all’operatore quanto prodotto aggiungere o togliere per riportare la vaschetta a misura.

«Prima di questo sistema – continua Tristano –, l’addetto doveva porre il prodotto sulla bilancia, aspettare che la macchina visualizzasse il peso e ragionare se aggiungere o togliere frutti. Con le nuove bilance sarà la macchina a dire cosa fare e questo comporterà un significativo risparmio di tempo ma anche di denaro in termini di minore prodotto sprecato. Un risparmio che intendiamo investire nel senso che ci permetterà di rendere il centro di confezionamento più efficace e capace di sostenere un flusso di merci più intenso in grado di rispondere alle crescenti richieste del mercato».

Gli sbocchi. Nicrofruit coltiva direttamente circa 50 ettari di fragole candonga che spingono per trovare nuovi sbocchi di mercato nei canali della gdo e dei mercati all’ingrosso italiani e esteri. Ma il centro di confezionamento è aperto alle colture di tutta la base sociale della cooperativa che spaziano dall’uva alle albicocche alle berries e così via dicendo.

«Nicofruit è un’azienda brillante – spiega il direttore di Marco Ltd, Murray Hilborne – , presente da tempo nel settore e che conosce molto bene la sua frutta. Siamo impazienti di diventare suo partner per la prossima stagione».

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