L’appello di Italia Ortofrutta per salvare il Polo Sud del pomodoro

Con un comunicatto dell’ultim’ora Italia Ortofrutta lancia un appello ai produttori che hanno deciso di recedere dal distretto del pomodoro in seguito alle difficoltà emerse dalla difficile campagna in corso e dalle asserite inadempienze dell’industria.

“Le prime difficoltà della campagna produttiva del pomodoro da industria – si legge nella nota – legate all’accelerazione della maturazione dovuta agli eccessi climatici ed al danneggiamento del prodotto in campo dovuti agli eccessi di calore sta mettendo a nudo una delle principali debolezze della filiera del pomodoro del centro sud Italia: la incapacità di gestire le inevitabili difficoltà legate alla campagna produttiva. Italia Ortofrutta Unione Nazionale ricorda che uno degli obiettivi che hanno stimolato la nascita del Distretto è proprio quello di rafforzare la posizione competitiva del sistema produttivo nel suo complesso con strumenti atti a favorire il confronto e la definizione di strategie condivise tra il mondo della produzione e della trasformazione”.

Secondo l’organizzazione interprofessionale, le dimissioni di alcune op dal distretto in questa fase della campagna non appaiono risolutive delle problematiche in essere né danno luogo a soluzioni per meglio rispondere alle criticità che si presenteranno. Il prodotto infatti continua a maturare e va inevitabilmente consegnato alle industrie di trasformazione e gli impegni contrattuali assunti tra le parti restano comunque validi.

“Si tratta solo di decidere – continua il comunicato – se in un futuro sia più conveniente gestire tali criticità con un approccio individuale Op– industria o migliorare ulteriormente un approccio di tipo collettivo rappresentato dal Distretto e dal suo accordo distrettuale. Il Distretto infatti è stato fortemente voluto dalla parte agricola ed industriale per gestire in modo coordinato e spersonalizzato problematiche legate alle consegne che inevitabilmente ci saranno – in modo più o meno accentuarlo – tutti gli anni, ma soprattutto per far crescere un approccio strategico di settore finalizzato alla valorizzazione di un prodotto, il pomodoro trasformato, economicamente non apprezzato a dovere. Un approccio collettivo di filiera come quello intrapreso con la costituzione del Distretto è inevitabile per tutelare la parte agricola ma soprattutto per perseguire un percorso di valorizzazione che rappresenta l’obiettivo principale di chi produce e vende derivati di pomodoro. Ci saremo illusi, continua Italia Ortofrutta, se il neonato Distretto alla sua prima vera campagna di produzione avesse gestito senza affanni le problematiche peraltro ben note. Sicuramente vanno migliorate le regole di funzionamento ed attentamente monitorati quei comportamenti che si discostano da quanto concordato ma evitando prese di posizione che danneggiano complessivamente una filiera che sta cercando di dotarsi di regole di funzionamento. Non è certo in piena raccolta il momento più opportuno per tirare le somme su chi non ha rispettato le regole”.

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