Celox-Coop, lettera al direttore di Peron

Gentile Direttore, dopo il clamore mediatico sollevato  dalla sentenza dell’Antitrust voglio pacatamente fare il punto sulla vicenda anche alla luce delle tante cose inesatte e fuorvianti che sono state dette e che tradiscono lo spirito della mia iniziativa. La Coop tende a giustificare il proprio operato, rimettendo in discussione il fatto che la Celox sarebbe stata avvisata verbalmente due anni prima della riorganizzazione del parco fornitori. Ma questa è una argomentazione del tutto estranea alle dinamiche dell’art.62 e che risulta essere già stata oggetto di esame nel giudizio AGCM con i noti risultati sanzionatori per Coop.

Per questo Celox non intende intavolare una discussione su temi già decisi dall’Autorità con un ulteriore “processo” meramente mediatico.

Inoltre Coop sta tentando di sviare l’attenzione dei media e del pubblico dall’effettivo ambito della severa censura ricevuta dall’Autorità, proponendo temi di discussione assolutamente estranei alla materia oggetto della vertenza con Coop, temi sui quali Celox non intende minimamente interloquire, riservandosi ogni ulteriore eventuale discussione nelle sedi competenti. Non posso però fare a meno di osservare che la reazione di Coop – che mentre annuncia ricorso al giudice competente giudica ‘ILLEGITTIMA’ la sanzione dell’Antitrust – lascia davvero allibiti: se è illegittimo il parere dell’Antitrust, massima autorità in materia, quale sarà la sede cui ci si dovrà rivolgere circa presunte violazioni dell’art. 62 che- è bene ricordarlo – è legge dello Stato. Quanto all’imbarazzante silenzio del mondo della produzione ortofrutticola italiana, che ha fortemente voluto l’art.62 si commenta da solo. Mi sembra che “la paura” delle ritorsioni da parte della Gdo prevalga su tutto…

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