Italian sounding combatte la contraffazione tedesca del made in Italy

Si è costituita oggi “Italian sounding” l’associazione creata, fra gli altri, da Confagricoltura e dalle camere di commercio italiane di Monaco di Baviera e Francoforte, per difendere il made in Italy dalla contraffazione.
L’ASSOCIAZIONE. Si tratta di uno strumento innovativo che si inserisce nel quadro della lotta alla contraffazione dei prodotti certificati italiani che sono oggetto di quello che viene definito il business illegittimo dell’italian sounding ossia “quello che sembra italiano. Si tratta di un mercato che, soprattutto in Germania, dove il made in Italy è molto ricercato, tende ad espandersi sempre più minacciando le nostre imprese.
Per fare un esempio, è recentissima oltre che emblematica la vicenda del consorzio del radicchio di Treviso che alla fiera di Berlino Fruit Logistica, dove era presente con un suo stand, ha trovato degli espositori che vendevano impunemente sotto il nome di radicchio di Treviso delle casse di prodotto contraffatto.
LA TUTELA. Fino ad oggi la tutela tedesca accordata alle aziende a questo tipo di illecito era esclusivamente di natura istituzionale perché il diritto tedesco non contempla la possibilità, per il singolo produttore, di presentarsi direttamente davanti al giudice per rivendicare i propri diritti. Lo possono fare soltanto attraverso degli enti portatori di interessi come le associazioni di categoria.
«Con la nascita di questa associazione – ha spiegato a margine della conferenza stampa il neo presidente di Italian Sounding, Giandomenico Consalvo già vicepresidente di Confagricoltura – abbiamo fornito un veicolo per la tutela delle dop e igp italiane. Per la Germania, infatti, è legittimata ad intervenire contro l’illecito della contraffazione soltanto una determinata categoria di associazioni portatrici di interessi come, ad esempio, le camere di commercio, le associazioni di consumatori o private che rappresentino un numero rilevante di imprenditori che devono peraltro anche essere riconosciute dal sistema legislativo tedesco. Con la nascita di quest’associazione, la cui struttura normativa è stata progettata dall’avvocato Rodolfo Dolce che è anche vice-presidente della camera di commercio di Francoforte, abbiamo superato quest’empasse burocratico».
I TEMPI. Tra una decina di giorni, il tempo di completare tutto l’iter burocratico ed ottenere il riconoscimento formale da parte delle autorità tedesche, qualsiasi imprenditore italiano che ritiene di subire una contraffazione dei propri prodotti, potrà rivolgersi ad Italian Sounding (o anche solo ad una delle associazioni costitutive) per potere adire in giudizio davanti al tribunale tedesco, i responsabili ed eventualmente chiamarli anche a rispondere dei danni.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato iscriviti alla newsletter gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome