GDO: A rischio esclusione le pere sfuse e la IV gamma di qualità

A rischio sulla distribuzione moderna il mercato delle pere sfuse e della quarta gamma di qualità. Le criticità endemiche di queste due categorie merceologiche italiane come la mancanza di strutturazione delle due filiere che si presentano molto frammentate (come in genere tutti i comparti agricoli italiani) e la mancanza di un raccordo fattivo con il canale della GDO, sono aggravate dai prezzi in picchiata che – così come annunciato oggi dall’Istat – hanno fatto registrare nel 2014, cali del 4,5% (per la frutta) e del 4% (per i prodotti orticoli) rispetto alla media dell’anno precedente.

è questo lo scenario disegnato dalla ricerca “Creare più valore nella filiera agroalimentare si può”, presentata oggi a Marca 2015, la fiera bolognese dedicata alla Marca del Distributore.

“Il rischio della IV gamma – è emerso al convegno – deriva da un’eccesso di produzione del 30% rispetto alla domanda. Questo significa che gli impianti lavorano sotto potenziale. Un fattore che eleva i costi e spinge verso la guerra al ribasso dei prezzi. La criticità delle pere, invece, è legata alla loro alta deperibilità. Si tratta di frutta che andrebbe venduta tendenzialmente matura ma una volta matura presenta seri problemi di conservazione con conseguente aumento degli scarti e spinta al ribasso dei prezzi”.

Le soluzioni praticabilisono: l’applicazione al comparto delle pere dell’Emilia-Romagna dello stesso modello aggregativo utilizzato dai produttor delle mele del Trentino. Mentre per quanto riguarda la IV gamma “in questo compartola Gdo potrebbe avere il potere di riorganizzare la produzione attraverso la selezione di produttori a cui rivolgersi di modo da tenere sotto controllo i volumi. In questo modo chi resta vende”.

Diversamente, nelle previsioni Francesco Pugliese, Presidente di Adm, è “il rischio che possa arrivare sul mercato italiano un investitore che con pochi milioni di euro faccia saltare tutto il sistema del fresh cut italiano”.

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